23 giugno 2019

I SINDACATI, SENZA IL SUD NON C’È L’ITALIA, PIÙ FORTE CHE MAI LA QUESTIONE MERIDIONALE


Dal sito qds.it

Pietro Crisafulli - 23 Giugno 2019
Venticinquemila a Reggio Calabria per chiedere di ripartire dal Sud dopo decenni di governi a trazione leghista che hanno privilegiato il Nord: Sicilia, Campania, Calabria e Puglia ultime per occupazione nell'Ue. Cgil, Cisl, Uil puntano il dito contro il "colpevole governo" attaccando le "armi di distrazione di massa". Landini (Cgil),: "I porti saranno pure chiusi, ma i giovani del nostro Sud sono costretti a partire per trovare lavoro". Annamaria Furlan (Cisl): "Migliaia di persone chiedono lavoro e sviluppo, invece si aumenta il debito pubblico". Barbagallo (Uil), "Impedire che i provvedimenti di Governo e Parlamento facciano altri danni al Paese". No all'Autonomia differenziata che penalizza il Meridione. Soldi per investimenti sul lavoro e non per far quadrare i conti

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22 ottobre 1972-22 giugno 2019.
Si sono ritrovati dopo 47 anni sulla scorta di una rinnovata unità per chiedere che il Paese riparta dal Sud e per mandare un messaggio chiaro al Governo sull’autonomia differenziata: l’Italia è una e indivisibile.

Cgil, Cisl e Uil hanno scelto, ancora una volta, la città calabrese dello Stretto per denunciare, con una voce sola, “il deficit di attenzione del governo sul Mezzogiorno rivendicando la salvaguardia dell’unità del Paese”.

Gli agghiaccianti dati sull’occupazione al Sud

E a Reggio Calabria è stato il giorno della mobilitazione e dell’orgoglio unitario, del Paese ma anche del sindacato confederale che ha lanciato un duro monito al Governo.

A fronte degli agghiaccianti dati Eurosat diffusi proprio ieri e riferiti al 2018: quattro su cinque delle Regioni con il tasso di occupazione più basso in Europa sono nel Sud Italia con meno della metà delle persone tra i venti e i sessantaquattro anni che ha un lavoro a fronte del 73,1% medio in Ue.

La regione peggiore in graduatoria è la Mayotte francese, che si trova in Africa vicino al Madacascar, seguita da Sicilia, Campania, Calabria e Puglia.

Il nostro Sud arranca anche riguardo all’istruzione: secondo Eurostat qui si registra la più alta percentuale europea di neet, ovvero le persone che non lavorano ma non sono neanche in un percorso di studio o di formazione. 
Al top c’è la Sicilia che risale al 41,8 dopo due anni di calo superando anche la regione francese della Guyane scesa al 39,2%.

Meridione: la misura è colma

Anche per questo alla manifestazione di Reggio Calabria ha partecipato un numero incredibile di persone: ben venticinquemila, a dimostrazione che nel nostro Meridione la misura è colma: sono scesi in piazza lavoratori, pensionati, precari, cassintegrati, donne, giovani e tanti migranti partiti dalle aree in cui il caporalato e lo sfruttamento la fanno ancora da padroni.

Il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, stupefatto, ha parlato di “manifestazione straordinaria”.

Migranti “armi di distrazione di massa”

Sul palco, i leader sindacali hanno duramente attaccano il “governo colpevole e inerte” di Salvini e Di Maio e delle loro “armi di distrazione di massa”, a cominciare dagli sbarchi.

Ma anche il premier Giuseppe Conte, impegnato nella trattativa con l’Ue sul debito pubblico, al quale Landini ha rivolto un consiglio: “Non usi gli utili della Cassa depositi e prestiti e della Banca d’Italia per far quadrare i conti, perché quei soldi devono servire per fare investimenti, creare lavoro e cambiare la politica economica di questo Paese”.

Sul fisco, poi, ha affermato con un’unica voce il Sindacato, basta condoni: serve la lotta all’evasione.

Bocciata la flat tax, “Iniqua per il Sud”

E da Cgil, Cisl e Uil è arrivata anche una sonora bocciatura su uno dei cavalli di battaglia del leader della Lega Matteo Salvini, una flat tax, iniqua e soprattutto penalizzante per il Sud.

Insomma, a Reggio Calabria i Sindacati – e una gran parte del Paese – hanno presentato al Governo a trazione leghista il conto del Meridione sulle infrastrutture che mancano – terribile la grafica diffusa dal Ministero dello Sviluppo economico di Di Maio sullo sblocca-cantieri, tutto settentrionale a parte un’unica eccezione -, e con l’Alta velocità ferma a Salerno.

“Porti chiusi e giovani del Sud costretti a emigrare”

“I nostri porti saranno pure chiusi ma i giovani del nostro Sud sono costretti a partire per trovare lavoro”, ha detto a chiare lettere il segretario generale della Cgil Maurizio Landini.

“C’è un arretramento di tutto il Paese – ha aggiunto – rispetto all’Europa e non solo”.

“Per noi – ha sottolineato Landini – l’Italia va unita e non divisa. Basta con le logiche dell’autonomia differenziata, che aumentano ancora di più le disuguaglianze. C’è bisogno di fare investimenti sia in infrastrutture materiali ma anche in quelle sociali e serve una politica industriale”.

“Basta debito pubblico, investimenti per il lavoro”

“Questa di Reggio Calabria – ha detto la segretaria della Cisl, Annamaria Furlan – è una manifestazione imponente: donne, uomini e soprattutto giovani giunti da ogni regione, con la loro presenza, lanciano un messaggio al Governo che non può essere ignorato e cioè che l’Italia non esce dalla crisi senza lo sviluppo del Mezzogiorno”.

“Altro che mini bot – ha sottolineato -, qui ci vuole più legalità e più lavoro e invece si aumenta il debito pubblico e nulla si fa per rimettere in moto il Paese, a crescita zero”.

“Governo colpevole e inerte cerca capri espiatori”

“Il governo è colpevole, inerte – ha concluso – smettiamola di cercare capri espiatori attraverso armi di distrazione di massa e no all’Autonomia perché avvantaggia per definizione chi ha di più e alimenta, nella Sanità, i viaggi della sperenza”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il leader della Uil Carmelo Barbagallo.

“Impedire che il Governo faccia altri danni al Paese”

“Noi stiamo cercando di impedire – ha detto – che i provvedimenti che il Parlamento approva su proposta del Governo producano ulteriori danni al Paese. Ogni volta poi si lamentano che non riusciamo a modificare gli errori che fanno. Il Sud è rimasto lettera morta per molti anni. Bisogna fare qualcosa. Il Sud è essenziale per la ripresa economica del Paese. Le Regioni che non utilizzano i Fondi europei e di coesione sociale sono colpevoli e andrebbero commissariate”.

Disuguaglianze e autunno caldo

A Reggio Calabria, per partecipare alla manifestazione, è giunto anche il segretario del Pd Nicola Zingaretti.

“Bisogna dire basta – ha affermato – al partito delle disuguaglianze. Dai sindacati oggi parte un grande messaggio”.

A Reggio Calabria, insomma, il Governo ha avuto un assaggio di quell’Autunno caldo che sarà lungo e bollente.

Fonte: qds.it



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