Autore Maria Chiara Ferraù - 19 Giugno 2019
I roghi di questi ultimi giorni a Catania rappresentano un campanello d’allarme da non sottovalutare. È questa la posizione della quarta municipalità di Catania che parla con il suo presidente Erio Buceti.
“Una situazione di emergenza – dichiara Buceti – che ho deciso di affrontare con largo anticipo prendendo nella giusta considerazione le condizioni in cui versano interi rioni della nostra circoscrizione circondati da terreni abbandonati e pieni di sterpaglie.
Nel corso dei sopralluoghi e delle conferenze di servizi di questi ultimi mesi – prosegue Buceti – ho mappato le zone maggiormente a rischio già colpite in passato da roghi di vaste proporzioni, nei quartieri Cibali, San Nullo, Trappeto Nord e San Giovanni Galermo”.
La quarta municipalità ha presentato un dossier particolareggiato in merito. Buceti sottolinea la necessità di operare con mezzi e uomini comunali per ripulire le aree pubbliche dalle sterpaglie secche pronte a prendere fuoco soprattutto lungo la circonvallazione.
La strada strategica per la mobilità della IV circoscrizione e non solo, visto che unisce l’hinterland etneo con i quartieri di San Nullo e Cibali. “A questo- prosegue il presidente Buceti- vanno aggiunti il viale Benedetto Croce, via Sebastiano Catania, via Ala, via Sabato Martelli Castaldi, via Venere, via Vigne Nuove, via Ballo, via degli Ulivi, via Dei Piccioni tra le zone che necessitano di fasce “taglia fuoco” ed ogni altro tipo di attività di prevenzione e messa in sicurezza”.
Interventi ribaditi anche dal vice presidente della IV municipalità Rosario Sirna che più volte ha segnalato i continui rischi che si corrono in via Lucio Dalla, via Rosa Balistreri e via Alan Turing dove occorre un piano di prevenzione resosi necessario oggi a causa della mancanza di manutenzione del verde in passato.
Lavori che devono essere svolti di pari passo con la creazione di una cabina di regia che serva ad affrontare tempestivamente la questione visto che, con il poco personale a disposizione, i vigili del fuoco sono costretti a fare i salti mortali, spostandosi da una emergenza all’altra della città, per spegnere le fiamme e garantire la sicurezza di migliaia di persone.
Una “task force” composta da cittadini ed esperti che possa vigilare sulle zone maggiormente a rischio e prevenire così il propagarsi degli incendi.
Fonte: www.ecodisicilia.com
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