«Si ricorda che il Governo regionale ha istituito lo scorso anno l’autorità di Bacino, la stessa che già da quest’anno è operativa per gli invasi idrici ed irrigui. Si occupa di tutela e salvaguardia del territorio e lavora in sinergia con il dipartimento acque e rifiuti ed al Genio civile» esclama Ernesto Abate, segretario regionale Sifus Consorzi di Bonifica. «Trattasi di servizi correlabili alle professionalità acquisite nel campo dai trattoristi ESA, dagli operai della Forestale e dai dipendenti dei Consorzi di Bonifica. In altre parole si tratta di risorse economiche e di competenze che permetterebbero di migliorare i servizi legati al territorio con effetti propositivi e positivi, nei confronti di comparti che volontariamente e strategicamente sono stati relegati nella categoria dei “carrozzoni politici”. Tali risorse e competenze potrebbero rappresentare il rilancio di una Sicilia che ancora oggi vive di lutti e danni arrecati dall’abbandono del territorio, dell’incuria e della mancata programmazione degli interventi a tutela e salvaguardia del territorio di quelli mirati alla mitigazione del dissesto idrogeologico. La Sicilia vive la costante mutilazione del lavoro, reso tale dalla macelleria sociale che applicata da oltre un trentennio, si nutre del mercato della stagionalità e del precariato. Sistemi che indeboliscono la competitività con altri paesi, oltre che indebolire l’economia locale e rendere schiavi del peggior sistema di costrizione, ogni famiglia che spera di raggiungere con dignità una collocazione sociale. Tutto ciò accade nel totale silenzio della politica, delle istituzioni, delle associazioni di categoria ed ormai vissuta con passività anche dai lavoratori, per sfinimento e sfiducia nel sistema!».
«Un sistema di autodistruzione – prosegue Abate – che lentamente fa regredire un’isola capace di offrire ancora grandi risorse e vantaggi in termini economici, competitività e turismo! Questi sono i motivi per cui il Sifus porta avanti delle azioni sindacali volte a sovvertire il concetto di costo del personale, in risorse professionali e di smantellare una rappresentazione di carrozzoni, trasformandolo in valore aggiunto. Per fare ciò, occorre la coscienza e la capacità dei lavoratori di rappresentarne l’importanza e facendo di un sindacato di base, la locomozione necessaria al ripristino dell’agibilità democratica sul posto di lavoro!».
Fonte: sicrapress.it
cari sindacati si parla sempre ogni giorno ,ma fino adesso non ce niente per noi forestali e tutto una utopia e basta per starci calmi .noi non crediamo piu a nessuno siamo stanchi delle vostre chiacchire e basta fate solo polica .vuoi siete come i politici si parla sempre .denaro natalina
RispondiElimina