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Uila Sicilia
Nel corso della riunione di oggi convocata dal segretario generale della Uila Sicilia Nino Marino, ancora Enrica Mammucari ha commentato: “La difesa del territorio non può essere ricordata esclusivamente dinanzi ai disastri ambientali e durante gli incendi. Essa va garantita in modo continuativo, iniziando innanzitutto da una reale politica di stabilizzazione dei lavoratori precari, con strumenti che assicurino il ricambio generazionale e un’adeguata formazione continua. La visione di una nuova strategia di rilancio dell’intera filiera forestale rende ancora più urgente la valorizzazione del lavoro e dei lavoratori che aspettano da oltre 7 anni il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Per questo, ringraziamo il sottosegretario alle Politiche agricole Franco Manzato che ha convocato il tavolo di confronto per il 14 maggio. Ora, auspichiamo che il rinnovo arrivi presto e bene”.
Presenti i segretari generali di Uila Calabria e Uil Catania, Antonio Merlino ed Enza Meli, nella sua relazione all’Esecutivo Nino Marino ha innanzitutto evidenziato il “successo della Uila nazionale che nei giorni scorsi ha ottenuto dalle Commissioni Agricoltura e Bilancio alla Camera il riconoscimento delle tutele previdenziali per i braccianti, tantissimi i siciliani, impiegati da aziende agricole non coperte da assicurazioni contro le calamità naturali”. Il segretario regionale ha aggiunto: “Concedere una deroga solo alle aziende, com’è previsto nell’attuale decreto emergenze ora in corso di conversione, sarebbe una beffa dopo il danno del lavoro perso per i disastri meteo di ottobre e novembre. L’emendamento riconosce adesso le ragioni della Uila, che si sta battendo contro questa ingiustizia”. Anche Marino s’è, poi, soffermato sulla “Giornata SvegliaRegione” sottolineando “la straordinaria partecipazione di lavoratori e cittadini” e ha sollecitato il governo Musumeci “a onorare gli impegni assunti con Fai-Flai-Uila presentando in tempi brevissimi una bozza di riforma fondata sulla valorizzazione della professionalità e sulla stabilizzazione dei forestali”. Il segretario generale della Uila siciliana ha, infine, parlato del progetto “Buono È Legale”, il marchio etico “antisfruttamento e anticaporalato” che l’organizzazione sindacale vuole proporre a Fai e Flai per certificare sui mercati i prodotti delle imprese impegnate nel rispetto di norme e contratti a tutela dei lavoratori: “Prevenzione e repressione devono camminare di pari passo – ha spiegato Nino Marino – La legge anticaporalato è una conquista di civiltà fortemente voluta dalla Uila. Adesso, però, bisogna che scendano in campo i consumatori. I sindacati devono dare vita a un marchio di qualità. I datori di lavoro sono interlocutori e controparte: a loro l’onere e l’onore di consentire ai sindacati la verifica sul rispetto delle norme e dei contratti nei luoghi di impresa per … meritarsi un marchio di qualità etica da esibire nei mercati, sugli scaffali, in Italia e all’estero”. Marino, che s’è soffermato pure sulla riforma dei consorzi di bonifica e sul ruolo degli enti bilaterali nel settore agricolo per la lotta al lavoro nero, ha aggiunto: “Buono È Legale vuole certificare un’eccellenza a tutto tondo, che va ben oltre le proprietà nutritive per costituire un doc della legalità. Il successivo confronto negli enti bilaterali e con le associazioni dei produttori dovrà servire a dare attuazione a questo ambizioso progetto, che dovrà essere accompagnato da un’adeguata campagna di comunicazione condotta in sinergia con le associazioni dei consumatori. Perché fare la spesa possa davvero marcare la differenza, lasciando in fuorigioco i disonesti!”.
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