Foto di Isabella Balena/Sintesi
Dal sito www.rassegna.it
08 Marzo 2019
“Apprezziamo che nel decreto legge sulle urgenze del settore agricolo il governo abbia previsto risorse, purtroppo insufficienti, per il contrasto alla Xylella e per sostenere le imprese dei settori lattiero-caseario, agrumicolo e olivicolo. È grave, però, che pur intervenendo per il riconoscimento dello stato di calamità per le gelate in Puglia del 2018, nel decreto manchi la norma generale da noi proposta per garantire, ai lavoratori che hanno perso e perderanno nei prossimi anni milioni di giornate di lavoro a causa degli espianti, almeno le tutele assistenziali”. Lo affermano in una nota unitaria Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil nazionali e della regione Puglia.
“Mentre nel decreto si parla di risorse per sostenere le imprese che hanno contratto mutui bancari – dichiarano i sindacati – il dramma delle tante famiglie colpite dalle mancate giornate di lavoro continua ad essere trascurato. Chiediamo che governo e Parlamento provvedano rapidamente a colmare questa mancanza. Occorre integrare quanto previsto con riconoscimenti a favore delle tante lavoratrici e dei tanti lavoratori coinvolti, attivandosi anche per modificare l’art. 1 della Legge 247 del 2007 sulle calamità naturali, nel senso di riconoscere ai lavoratori agricoli a tempo determinato, per i due anni successivi a quello per il quale le imprese hanno fruito dei benefici di legge, un numero di giornate pari a quelle accreditate l’anno precedente. Una misura che consentirebbe ai lavoratori di accedere a tutele fondamentali almeno sul versante della disoccupazione agricola e della contribuzione previdenziale”.
Fai, Flai e Uila, pertanto, chiederanno al Parlamento "di modificare il decreto ‘emergenze’ per garantire le necessarie tutele anche al lavoro dipendente”.
Fonte: www.rassegna.it
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