di Giacinto Pipitone — 21 Febbraio 2019
Si gioca in queste ore la partita col governo nazionale che deciderà il futuro dei conti della Regione. L'obiettivo è spalmare in 30 anni invece che in 3 il maxi disavanzo da 2,1 miliardi ereditato dal governo Crocetta. L’assessore Gaetano Armao è volato a Roma per incontrare i vertici del ministero dell’Economia. Anche se il presidente Nello Musumeci non ha nascosto il suo pessimismo durante l’intervista a Cronache siciliane, l’approfondimento pomeridiano di Tgs: «Armao è ottimista ma io non lo sono perché siamo in campagna elettorale per le Europee e temo che il governo giallo-verde voglia far fare brutta figura alla mia giunta in omaggio al principio “tanto peggio tanto meglio”».
Rischierebbero settori come il trasporto pubblico, i precari di Esa e consorzi di bonifica, i Pip, i teatri e il mondo antimafia. Ma Musumeci ha sveltato il piano B della giunta: «Se l’accordo non arriverà non penalizzeremo i lavoratori. Taglieremo dell’1% tutti i capitoli del bilancio in modo da non penalizzare in modo sensibile nessuno».
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Fonte: gds.it
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