09 Gennaio 2019
Il segretario Cgil commenta la bozza di decreto sul reddito di cittadinanza: "Se si prevedono incentivi alle imprese non è poi così diverso dal jobs act". E sulle pensioni: "Non c'è la riforma della Fornero, ma solo qualche piccola modifica"
“Se si prevedono incentivi alle imprese il Reddito di cittadinanza non è poi così diverso dal Jobs Act di Renzi”. Ad affermarlo è Maurizio Landini, segretario confederale della Cgil, che ha commentato nel corso dell'assemblea nazionale di Lavoro società la bozza di decreto messa a punto dal governo e circolata in questi giorni, con particolare riferimento alla norma che prevede come l'impresa che assume a tempo indeterminato potrà beneficiare di parte dell'assegno del Reddito. "Cosa c'è di diverso dal provvedimento di Renzi se poi scopri che, finiti i soldi, finiscono anche le assunzioni perché le imprese non sono benefattori, ma assumono solo quando hanno bisogno"?, ha chiesto Landini che ha poi aggiunto: “Nel governo del cambiamento in realtà non ci sono cambiamenti".
Per l'ex segretario della Fiom, oggi candidato alla guida del primo sindacato italiano, mischiare la lotta alla povertà con interventi di avvio al lavoro, “può far correre dei rischi”. Secondo Landini, “combattere la povertà non è creare occupazione” e per questo, ha ammonito, “serve un piano del lavoro". Landini è critico inoltre sul fatto che il lavoratore debba accettare un posto di lavoro entro 250 km dalla sua residenza: "Ci manderei loro", ha detto ancora il segretario Cgil. "Io non sono contro il provvedimento - ha poi precisato - ma contro il modo in cui lo stanno gestendo".La proposta della Cgil ha ricordato in conclusione Landini è il reddito di garanzia l'allargamento del Rei (reddito di inclusione) e l'estensione di tutti gli ammortizzatori.
C'è poi la grande questione delle pensioni, sulla quale Landini indica la necessità di una mobilitazione unitaria con Cisl e Uil. “Quota 100 non significa cambiare la Fornero ma portare solo una piccola modifica alle norme previdenziali, lasciando in campo molte contraddizioni”. Landini ha fatto notare infatti che nel decreto legge che sta predisponendo il governo non ci sono misure per le donne e per i giovani e rimangono situazioni di differenza nei posti di lavoro tra chi potrà andare in pensione anticipatamente e chi non potrà anche con 41 anni di contributi.
Fonte: www.rassegna.it
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.