Dal sito www.italyflash.it
Sto per recarmi al Tribunale di Caltanissetta per assistere, quale parte civile, ad una delle udienze del processo ‘Double face’, a carico di Antonello Montante e di altri 22 imputati. Oggi si proseguirà con l’interrogatorio del colonnello della Guardia di Finanza, oggi Generale in pensione, Gianfranco Ardizzone.
Quello che già la settimana scorsa se n’è uscito con una serie di non so, di ‘nenti sacciu e nenti vitti’. Il colonnello che ha compiuto una serie infinita di operazioni investigative al solo fine di favorire, in cambio di favori, Antonello Montante, oggi in carcere, e la sua lobby. Si proseguirà poi con l’interrogatorio di
Alessandro Ferrara, il dirigente della Regione Siciliana del Governo Crocetta, di cui ieri si è occupato il quotidiano la Repubblica, che avrebbe erogato ad una serie di aziende amiche, nel 2017, 130 milioni di euro di fondi europei, senza alcun bando o avviso pubblico. Una vicenda davvero scandalosa!
E per finire vogliamo parlarvi dell’inquietante e sconvolgente incendio di un impianto per la raccolta differenziata dei rifiuti nella zona industriale di Agrigento, gestito dalla EKOT. Piccolo e tragico particolare, nell’estate di due anni fa, lo stesso titolare della EKOT, Francesco Tramuta, subiva un altro devastante incendio che gli provocava un danno del valore di 5 milioni di euro in un altro impianto, per la differenziata, sempre di sua proprietà e da lui gestito attraverso una società denominata PROGEO, che operava, nell’Agrigentino, da oltre 15 anni, nel settore del riciclo dei rifiuti differenziati. Quel ‘clamoroso’ incendio partiva, casualmente, dai terreni della ditta ‘Catanzaro Costruzioni s.r.l.’, confinanti con la PROGEO. La ‘Catanzaro costruzioni s.r.l.’ è la società che gestisce la mega discarica di Siculiana-Montallegro, il cui legale rappresentante e co-gestore, sino al 2017, era l’ex presidente di Confindustria Sicilia, Giuseppe Catanzaro, oggi sotto inchiesta per associazione a delinquere, corruzione ed altro presso la Procura di Caltanissetta.
Il Catanzaro ha in passato ostacolato l’attività del Tramuta ed è anche stato il garante della società concorrente della PROGEO prima e di EKOT adesso, ossia EKOFACE, con sede a Ravanusa. Il Catanzaro avrebbe consentito la nascita di EKOFACE, di proprietà dei fratelli La Rocca, figli dell’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate di Canicatti. Uno dei due fratelli è diventato leader dei Giovani Industriali di Confindustria Sicilia, grazie al Catanzaro. Ai La Rocca, sempre il Catanzaro, oggi pesantemente sotto inchiesta a Caltanissetta, ha fatto erogare prestiti e finanziamenti a fondo perduto ed altro…
Fonte: www.italyflash.it
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