28 novembre 2018

LA REGIONE PROVA A FAR CASSA COL DEMANIO, DOPO CUFFARO E LOMBARDO CI PROVA MUSUMECI


Dal sito www.blogsicilia.it

28/11/2018
Mettere a frutto i beni demaniali. Un pallino di tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi 20 anni. Tutti o quasi visto che nell’elenco non si può annoverare il governo Crocetta votato solo ai tagli e poco o niente all’incasso.

Se le operazioni del passato sono state spesso foriere di grandi aspettative tradite anche se hanno  consentito di portare a pareggio virtuale bilanci regionali (tranne poi pagare in seguito il prezzo dei buchi scavati), oggi si tenta una strada forse meno redditizia ma probabilmente più perseguibile.

Saranno, infatti, assegnati in concessione dalla Regione siciliana i beni immobili che ricadono sul demanio marittimo. Lo hanno annunciato questa mattina in conferenza stampa il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e l’assessore al Territorio e Ambiente Toto Cordaro, con il direttore del dipartimento Giuseppe Battaglia, che hanno illustrato i contenuti del bando e che sarà presentato entro i primi di dicembre.

Sono 52 complessivamente i beni individuati e censiti: 8 nella povincia di Palermo, 9 in quella di Messina, 5 in provincia di Caltanissetta, 8 in provincia di Agrigento, 8 in provincia di Catania, 1 in provincia di Siracusa, 1 in provincia di Ragusa, 12 in quella di Trapani. Tra i luoghi più noti, il rudere del castello della Falconara, a Butera, in provincia di Caltanissetta, la Torre Pozzillo a Cinisi, nel palermitano. La durata della concessione è fissata tra i 6 e i 50 anni.

“Si tratta di un patrimonio che fino a qualche anno fa non costituiva oggetto di attenzione da parte della pubblica amministrazione né dello Stato né della Regione – ha detto il presidente Nello Musumeci -. Oggi non sappiamo quanti sono i beni marittimi della Regione e se non avessimo avviato con il nostro dipartimento una ricognizione, oggi non potremmo dirvi che ne vogliamo cominciare a recuperare 52, quelli individuati. Continueremo a lavorare grazie agli archivi, ai comuni e alle ex Province che ci segnaleranno gli edifici nei territori per capire quante sono le costruzioni realizzate sulla costa, un tempo funzionali e oggi abbandonati, costituendo testimonianza di degrado ambientale e culturale”.

“Alcuni di questi beni – ha aggiunto – rivestono una importante testimonianza storica: sono torri di avvistamento, edifici del ‘600 e del ‘700, ma anche ex caserme della Guardia di finanza; altri sono ex edifici industriali e altri ancora veri e propri ruderi. Dobbiamo salvaguardare i fabbricati, riqualificare le aree di pertinenza, valorizzarli, destinarli ad attività compatibili, attività turistiche e commerciali. In questo modo, si avvia non soltanto un recupero del degrado ambientale, ma anche un incremento delle entrate erariali. Abbiamo immaginato anche la possibilità di renderli compatibili con le attività di stabilimenti balneari, attività legate agli sport, bar e ristoranti, noleggio imbarcazioni e natanti, attività legate alla nautica e al diporto, attività artigianali, punti di ormeggio e ricovero per imbarcazioni”. “Dunque – ha precisato Musumeci – ci rivolgiamo alle imprese e agli operatori economici specialmente quelli che possono vantare una certa esperienza nel settore, dovranno riqualificare il bene e avranno tutto il tempo per ammortizzare le spese affrontate”.

Per manifestare l’interesse gli operatori interessati dovranno presentare un progetto e ci sarà tempo tra i 60 e i 90 giorni per l’assegnazione del bene.

Fonte: www.blogsicilia.it






Nessun commento:

Posta un commento

Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.