Dal sito www.faicisl.it
28 Novembre 2018
Lo dichiara in una nota il segretario generale della Fai Cisl Onofrio Rota, che spiega:
“Nel 2012 si è chiuso l'ultimo contratto nazionale degli operai idraulico-forestali, e la nostra controparte era l’Uncem, l’unione nazionale delle comunità montane. In seguito, l’assenza di un definito interlocutore pubblico ha gravemente danneggiato la possibilità di negoziare il nuovo contratto nazionale, nonostante, a livello regionale e territoriale, si sia continuato a rinnovare gli accordi per dare continuità al ruolo esercitato da questo comparto nella tutela e valorizzazione del territorio. Ecco perché per noi questo incontro è così importante”.
“In questi giorni – conclude Rota – dissesto idrogeologico ed eventi climatici estremi hanno reso di nuovo evidente l’urgenza di rimettere il lavoro forestale al servizio dei territori e delle comunità, ed è fondamentale che si apra un confronto per definire competenze e responsabilità verso una nuova stagione contrattuale. Mi auguro che l’incontro che terremo nei prossimi giorni possa davvero contribuire a fare un passo in avanti verso il rinnovo del contratto, che rappresenta un pezzo fondamentale di quel rilancio di tutto il comparto che invochiamo da tempo, per una forestazione non più soltanto protettiva ma anche produttiva, per innescare circoli virtuosi di crescita, sviluppo sostenibile, sicurezza del territorio, recupero delle aree marginali”.
Fonte: www.faicisl.it
Qualcuno informi la Cisl che non vi è alcun bisogno di confronti per il rinnovo del CCNL, tanto si decide tutto con il CIRL (Contratto Regionale)..... Fottendosene altamente di tutto e di tutti.
RispondiEliminaGiuseppe Spagnuolo.