13/10/2018
“Ci sono dei funzionari regionali che si comportano da criminali. Io li manderei in galera” ha detto ieri sera a sorpresa indossando gli inaspettati panni del suo predecessore il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci a Palermo alla manifestazione “Panorama d’Italia”.
“Ho trovato una Regione che lo era soltanto sulla carta intestata – ha aggiunto il governatore -, dove non c’è un sistema informatico. Si lavora ancora con il cartaceo. Una pratica può giacere per mesi su un tavolino: un funzionario la può lasciare sulla scrivania senza portarla al collega dello stesso piano. E’ un comportamento da criminali, mentre in Sicilia c’è chi soffre la fame”.
“Ora basta! I problemi della burocrazia regionale sono tanti e derivano da anni e anni di gestione improvvisata e sbadata, che certamente non si può imputare al nuovo governo regionale, ma non possiamo restare a guardare un presidente della Regione che, pur conoscendo le emergenze del comparto e della dirigenza regionali, continua ad attaccare i suoi dipendenti, arrivando persino a definirli criminali. Musuemci, già in campagna elettorale, ha detto più volte di voler motivare i regionali: bene, tenga fede al suo impegno, questa non ci sembra la strada giusta. Questo si chiama piuttosto sparare nel mucchio e sembra quasi di rivedere certi proclami tipici del suo predecessore. Se ha intercettato dei criminali, li denunci”.
A rispondere all’esternazione del Presidente della Regione non è, stavolta, il sindacato autonomo o una sigla estremista, Lo dicema quella Cisl funzione Pubblica che da Musumeci non si era mai allontanata più di tanto. E lo fa per bocca di Paolo Montera, segretario generale della Cisl Fp Sicilia.
“Il governo regionale pensi piuttosto a proseguire nel confronto con i sindacati sul rinnovo del contratto, così da agire su riqualificazione, riorganizzazione e, eventualmente, nuove assunzioni”, conclude Montera.
A far saltare sulla sedia il sindacato è stata l’ultima parte dell’intervento di Musumeci: “E se ti metti di traverso – ha sottolineato Musumeci – ti arriva subito il sindacato che minaccia lo stato d’agitazione. Ma siccome io sono più agitato di loro, restiamo tutti agitati. Tutti – ha concluso il governatore – devono sapere la condizione in cui ci muoviamo in Sicilia”.
Un riferimento forse non alla sigla di Montera ma che ha comunque causato questa reazione
Fonte: www.blogsicilia.it
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