Dal sito livesicilia.it
L'Aula deve approvare i disegni di leggi che autorizzano spese per milioni di euro: 21 milioni solo per le sentenze esecutive.
Palermo
I debiti fuori bilancio arrivano all'Ars e la commissione Bilancio, che li esaminerà domani, è pronta al giro di vite per i debiti che non convincono i deputati. La materia è delicata e tra le stanza di Palazzo dei Normanni qualche deputato guarda con serietà, e forse con paura, a una approvazione che chiama in causa il patrimonio personale dei consiglieri regionali. Il collegio dei deputati, infatti, risponde direttamente con proprio portafoglio della legittimazione sui debiti che sono stati fatti in danno all'Erario.
Il debito fuori bilancio è quel debito che l’amministrazione pubblica fa fuori dall'autorizzazione di spesa che il Parlamento fa con l’approvazione del bilancio consuntivo. I tipo di bilancio sono tre: per ricapitalizzazione o copertura di disavanzi degli enti controllati dalla Regione, per le sentenze esecutive e per i debiti da espropriazione o acquisto di beni e servizi. Al momento Il Governo ha presentato all'Assemblea regionale i ddl per il riconoscimento di due tipologie di debito: quelli da sentenze esecutive, che valgono 21 milioni di euro, e quelli per acquisto di beni e servizi e per gli espropri, che ammontano a circa 16 milioni.
Il tempo scorre e questo non è un problema da poco. La legge che regola la materia prevede che se il Parlamento Siciliano non approva entro sessanta giorni i debiti fuori bilancio per l’approvazione dei debiti dipendenti dalle sentenze esecutive allora questi si intendono tacitamente approvati. Il ddl, in questo caso, è stato presentato a Palazzo dei Normanni il 3, settembre. I due mesi si compiranno a novembre. Il tempo c’è e la commissione Bilancio ha già in calendario per martedì 2 ottobre la discussione dei ddl.
I lavori sono già fissati. “Nei prossimi giorni – racconta il presidente della seconda Commissione Riccardo Savona – provvederemo ad esaminare il disegno di legge che prevede l’approvazione del disegno di legge per legittimare i debiti sorti a seguito di sentenze. Per ciò che riguarda invece i debiti fuori bilancio derivanti dalla spesa fatta senza il relativo impegno abbiamo chiesto alla Ragioneria generale di fare le dovute verifiche e di segnalare alla Procura della Corte dei Conti tutti i casi in cui possa configurarsi un danno contabile".
Tra i debiti fuori bilancio per l’acquisto di beni e servizi, ci sono grandi cifre. Ad esempio il dipartimento del Lavoro deve all’Inps 2,5 milioni di indennità che l’ente previdenziale ha versato ai lavoratori socialmente utili (Lsu). Lo stesso dipartimento deve all’Arma dei Carabinieri 3,5 milioni per il rimborso delle retribuzioni dei carabinieri impiegati nell’Ispettorato del lavoro nel 2016. Sempre all’Arma la Regione deve un ulteriore milione di stipendi compensativi e straordinari per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2015. Infine, l’Assessorato regionale alle Infrastrutture deve all’Enac 3 milioni per i voli di linea “Pantelleria-Trapani”, “Pantelleria-Palermo”, “Lampedusa-Palermo” e “Lampedusa-Catania”.
Insomma, solo quattro voci dei debiti fuori bilancio valgono 10 milioni ma non è nulla se si guarda nel ddl che riguarda il debiti fuori bilancio da sentenze. Fra le cause perse infatti ce n’è una che vale 13 milioni: il maxi risarcimento che la Regione deve alla New Energy, la società romana che ha ottenuto solo dopo tre anni e mezzo il nullaosta per realizzare nella zona di Modica un impianto di energia alimentato da biomasse.
01 Ottobre 2018
Fonte: livesicilia.it
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