Dal sito livesicilia.it
di Andrea Cannizzaro
In Sicilia si va verso un autunno caldo. Cgil, Cisl e Uil lamentano: "Finora incontri sporadici"
PALERMO - I sindacati a Musumeci: "La Regione ci ascolti". I segretari generali delle organizzazioni sindacali, Michele Pagliaro della Cgil, Mimmo Milazzo della Cisl e Claudio Barone della Uil hanno inviato una lettera al presidente della Regione. Vogliono essere ascoltati e coinvolti nelle scelte del governo e per questo in una nota chiedono di essere convocati al più presto. Lo scopo è “concordare una strategia di confronto idonea ad affrontare le situazioni emergenziali e i problemi strutturali” della Sicilia. “Con il governo - denunciano nella richiesta - abbiamo avuto una relazione frammentaria ed episodica”.
I sindacati confederali, insomma, iniziano ad incalzare il governo regionale. “Abbiamo avuto un paio di incontri con il presidente Musumeci e con una buona parte della giunta e abbiamo affrontato a livello generale tutti i problemi esistenti. Adesso però - questa la linea su cui concordano i tre segretari generali - vogliamo che il governo ci renda partecipi della visione che ha dello sviluppo della Sicilia. È in carica già da dieci mesi ed è l’ora di iniziare a fornire risposte”.
“Fin ora – dice Claudio Barone della Uil- abbiamo avuto un confronto sporadico e poche volte è stato presente il presidente della Regione. Certamente c’è stato un dialogo sulle crisi che si sono presentate ma abbiamo bisogno di iniziare ad affrontare i problemi strutturali. Il governo scelga la linea che intende seguire. Noi – prosegue –auspichiamo nel metodo del confronto ma se non dovesse convocarci allora dovremo dare voce ai bisogni della gente con la mobilitazione”.
Barone fa qualche esempio delle situazioni che i sindacati intendono affrontare: le ex provincie, le stabilizzazioni, le imprese in fuga, la lentezza delle politiche di investimento e i precari degli enti locali. “Sono più di otto mila persone – dice il segretario della Uil – che aspettano la stabilizzazione. Ci era stato detto che si sarebbe arrivati a una soluzione entro dicembre per evitare l’ennesima proroga annuale. Al governo chiediamo di andare oltre le dichiarazioni di principio e di entrare nel merito della questione”. Un elenco di questioni condiviso anche da Milazzo della Cisl e del Pagliaro della Cgil.
Mimmo Milazzo, segretario generale della Cisl valuta come positivi gli incontri finora svolti con il governo della Regione. “Adesso – afferma – le organizzazioni sindacali vogliono essere parte attiva dell’ammodernamento della pubblica amministrazione che si intende attuare a livello regionale e locale. Certamente non possiamo accettare l’atteggiamento avuto per l’approvazione della rete ospedaliera, in occasione della quale non c’è stato confronto”.
Milazzo poi sottolinea l’importanza del tema degli investimenti e cioè dell’utilizzo di fondi europei e di quelli del patto per il Sud. “La lunga crisi del lavoro edile continua e se non riusciamo a far ripartire questo settore, come sempre si dice l’economia siciliana non potrà crescere. C’è un imbuto sulla fase della progettazione forse per l’inadeguatezza degli uffici comunali e forse per lo stallo che ha creato il codice degli appalti. La Regione ha competenza primaria e se lo Stato non interviene forse è opportuno che lo faccia. Come sindacato – conclude - vogliamo fare la nostra parte per dare una risposta alla crisi occupazionale che in Sicilia continua ad essere forte”.
“La condizione economica e sociale della Sicilia – dice Michele Pagliaro della Cgil - in questi mesi non è migliorata mentre i siciliani si aspettando che il presidente Musumeci incarni un cambiamento per questa terra. Lui invece sembra impegnato a rincorrere la Lega di Salvini per le vicende elettorali mentre l’azione della maggioranza è a corrente alternata. Abbiamo avuto – prosegue il segretario generale - rassicurazioni sul fatto che i decreti per il patto per il Sud sarebbero partiti al più presto e ancora non abbiamo visto la loro emanazione per quanto la scadenza sia fissata per il 31 dicembre 2018. Le ex provincie rischiano il default. Il trasporto pubblico locale è in crisi. – e conclude - Ci aspettiamo che il governatore ci dica verso quale direzione va il governo della Regione. In assenza di risposte concorderemo la strada con gli altri segretari generali ma è chiaro che i sindacati abbiano solo la mobilitazione come strumento per farsi sentire”.
04 Settembre 2018
Fonte: livesicilia.it
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.