10 settembre 2018

CATANIA. CONTRATTO INTEGRATIVO DEI FORESTALI, MUSUMECI RETROMARCIA SU QUANTO PROMESSO


Dal sito www.libertasicilia.it

Il governatore preferisce i buoni rapporti col Pd/Cgil che onorare gli impegni assunti coi lavoratori. Grosso: «Il Sifus non starà a guardare»

La sottoscrizione del contratto integrativo regionale dei forestali da parte del Governo regionale, segna una pericolosa retromarcia verso il cambiamento teorico su cui Musumeci si era impegnato in campagna elettorale.

Il Contratto integrativo, infatti, fortemente voluto dai confederali a fine della scorsa legislatura per sostenere strumentalmente la campagna elettorale del PD, se da un lato, aumenta il salario di circa 80 euro mensili ai forestali della manutenzione e agli OTI, dall’altro lato, taglia diritti, giustifica il lavoro a spezzatino e il ritardo nei pagamenti degli stipendi, introduce disparità di trattamento economico tra i contingenti e dentro i contingenti, taglia il kilometraggio, ecc, e dulcis in fundo, regala 3 mila ore di permessi sindacali cadauno ai 3 sindacati confederali (come ai tempi in cui i forestali erano 34 mila e loro agivano in regime di monopolio).

«La sottoscrizione del contratto regionale dimostra, se ce ne fosse di bisogno, lo scambio silenzioso tra il PD di Cracolici legato ai Confederali e Forza Italia. Ovviamente, il Presidente Musumeci, in barba agli impegni pubblici assunti coi lavoratori, tra la certezza dei numeri in Parlamento Regionale e la svolta in senso progressista del comparto forestale, ha preferito i numeri» commenta il segretario generale SiFUS CONFALI, Maurizio Grosso.

«Il SiFUS – prosegue Grosso – è fortemente preoccupato che anche la stagione delle riforme dei comparti forestali e dei consorzi di bonifica verrà fortemente segnata e compromessa dal meccanismo dello scambio fine a se stesso.I dipendenti dei Consorzi di Bonifica verrebbero massacrati definitivamente, qualora venisse introdotto “il secondo tempo della riforma Cracolici” poiché prevede il passaggio a OTI di una sola parte di personale stagionale senza rispettare il rimpinguamento delle piante organiche degli attuali 11 consorzi mediante l’applicazione del turnover. Il comparto forestale verrebbe smantellato qualora venisse riproposta la riforma del comparto avanzata da Cracolici ai tempi di Crocetta poiché cancellerebbe addirittura le garanzie occupazionali.

Il SIFUS non rimarrà né fermo né in silenzio. Abbiamo chiesto pertanto, un incontro urgente all’assessore all’Agricoltura, on. Bandiera per verificare se i tempi e i contenuti delle riforme dei comparti forestali e consortili coincidono o meno con quelli del Governo, oltre che per rivendicare un aumento di giornate ai dipendenti dei consorzi e l’avviamento di tutti i forestali. Nei prossimi giorni, attiveremo una petizione popolare tra i forestali per dimostrare le criticità del contratto integrativo e le proposte per migliorarlo cosi come, attraverso di essa, solleciterà le riforme dei comparti nella direzione della stipula dei contratti tempo indeterminato per tutti» conclude il segretario generale Sifus Confali, Maurizio Grosso.

10 Settembre 2018 
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Fonte: www.libertasicilia.it



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