dal sito gds.it
di
Silvia Iacono —
È partita da due giorni la campagna antincendio boschivo della Regione Sicilia tra luci ed ombre. Sono stati stanziati 50 milioni per la campagna antincendio boschivo che quest’anno è partita in tempo, nonostante il potenziamento della flotta aerea, rimangono pochi uomini e anziani per spegnere gli incendi boschivi e mezzi di terra vetusti. E’ questa la fotografia della Sicilia.
Destinati 50 milioni di euro. Sono stati stanziati 50 milioni di euro alla fine dello scorso anno nella legge di stabilità regionale. Circa ventisei milioni sono stati investiti dal dipartimento dello Sviluppo rurale per avviare fin da aprile una campagna di prevenzione degli incendi con la creazione di viali parafuoco. Circa ventiquattro milioni sono serviti per effettuare la manutenzione e la revisione meccanica dei 500 mezzi in dotazione agli operai della forestale per spegnare gli incendi.
Nuovi elicotteri per spegnere incendi. Sono arrivati
anche nuovi elicotteri per la campagna antincendio boschivo, avvio
della campagna antincendio, sono operative, su tutto il territorio.
Grazie alle convenzioni stipulate dalla Regione con le forze armate,
potranno essere utilizzati quattro elicotteri dislocati nelle basi di
Trapani Birgi (Aeronautica), Sigonella (Esercito), Catania (Marina
militare) e Palermo-Boccadifalco (Carabinieri). Altri sei ne
arriveranno entro luglio per grazie a una gara d’appalto con privati,
così la flotta a disposizione della Regione Sicilia avrà almeno 10 mezzi
aerei per fronteggiare gli incendi boschivi.
Poco personale e mezzi vetusti.
Ma rimangono delle grosse problematiche ancora non risolte, come i
concorsi da bandire per posti di agente forestale: “Siamo 650 agenti
forestali in divisa con qualifiche di polizia giudiziaria e pubblica
sicurezza - ha spiegato il direttore della Forestale, Filippo Principato
– e siamo anziani. Ho strappato la promessa al presidente Nello
Musumeci e all’assessore al Territorio Toto Cordaro che il prossimo anno
verrà bandito un concorso- ha continuato Principato – Inoltre i nostri
mezzi sono vetusti ormai in molti casi non è utile la riparazione me è
necessario l’acquisto per la sostituzione”.
Ritardi nella convezione tra Regione e i vigili del fuoco
per la campagna antincendio boschiva. Anche se le regioni non hanno
l’obbligo di stipularla la Sicilia è una regione ad altissimo rischio
incendi. Perciò segretario regionale Sicilia del sindacato Conapo dei
vigili del fuoco Giuseppe Musarra: “Già si sono registrate diverse
emergenze nei territori di Caltanissetta, Catania, Messina, Ragusa e
Siracusa, ma ancora la Regione Sicilia non ha ancora stipulato la
convenzione con i vigili del fuoco, quindi al momento, gli incendi di
bosco e di interfaccia dovranno essere affrontati senza il necessario
potenziamento di risorse previsto per legge”.
Il segretario
Musarra ha spiegato: “Nel momento in cui su 12 ore di lavoro i vigli del
fuoco sono costretti a spegnere per 10 ore incendi di sterpaglie, poi
capita che si deve intervenire in un incendio abitazione e i nostri
uomini stanchi s’infortunano. Noi dovremmo avremmo come priorità il
soccorso urgente di persone e abitazioni, non lo spegnimento dei boschi e
delle sterpaglie. In alcune zone ancora il personale della forestale
non è riuscito a coprire il territorio e noi vigili del fuoco dobbiamo
intervenire e siamo allo tremo delle forze e dei mezzi. Spero che i
ministri Salvini, Centinaio e Costa - ha concluso Musarra - facciano
una urgente verifica e diano una sonora tirata di orecchie alle Regioni
inadempienti o ritardatarie, alcune delle quali sono quelle che già nel
2017 hanno avuto gravi problemi di incendi e di poca organizzazione".
© Riproduzione riservata
Fonte: gds.it
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