Dal sito www.strettoweb.com
9 Maggio 2018 - Serena Guzzone
“Il timore per l’arrivo di una nuova stagione di incendi, così come drammaticamente avvenuto la scorsa estate, tiene alta la preoccupazione di abitanti e cittadini. E’ doveroso che tutti i messinesi siano quindi a conoscenza di quali strategie stiano adottando le amministrazioni per far fronte, in maniera adeguata, ai possibili fenomeni incendiari, sia essi di natura colposa che dolosa”. Con queste parole il PortaVoce Francesco D’Uva spiega la necessità della lettera inviata da tutti i parlamentari messinesi nazionali e regionali del M5S al Sindaco di Messina, al Presidente del CAS, alla direzione territoriale di RFI di Palermo ed alla Prefettura di Messina, per chiedere quali azioni stiano mettendo in atto per fronteggiare il pericolo di incendi in città ed in provincia. “La Direzione Regionale della Protezione Civile – spiega D’Uva – ha di recente emanato il documento della Campagna AIB 2018 con cui ha prescritto le direttive da seguire per prevenire e contrastare il rischio incendi. Quello che è necessario sapere, però, è quali siano effettivamente le attività programmate o iniziate dai soggetti coinvolti e quali siano invece soltanto ipotesi”. Nell’esprimere le sue preoccupazioni, il PortaVoce ricorda come sia stata più volte ribadita l’importanza della pulizia dei terreni incolti e dei margini delle strade, così come la vigilanza sui proprietari privati affinché adempiano ai loro compiti di scerbatura. “Non possiamo permettere che eventi disastrosi come quelli che la scorsa estate hanno letteralmente messo in ginocchio la città di Messina e la provincia si ripetano nuovamente. Soprattutto quando sappiamo che è possibile mettere in atto dei meccanismi di efficace contrasto e prevenzione. I cittadini meritano sicurezza, trasparenza e incolumità”.
Fonte: www.strettoweb.com
Albanese, Antonio Albanese(il comico), al titolo sopra avrebbe risposto così: "una beata m....ia".
RispondiEliminaNel senso che i sindaci, i prefetti, oppure qualsiasi altra istituzione, non possono contrastare e combattere i disastri con i proclami ed le direttive emanate..., per combattere il fuoco ed altri generi di disastri ci vuole l'azione concreta dell'uomo.
Quindi possono emanare documenti, fare tavole rotonde, editti, buone intenzioni, gemellaggi vari,... ma senza l'intervento e la dislocazione di uomini e mezzi (Antincendio per chi ancora non ci arriva) otterranno ..""una beata m....ia"".
Giuseppe Spagnuolo.