di Salvo Toscano
Lupo: "Vogliono correre per sedare le loro fibrillazioni". Armao: "Non fermiamo le riforme".
PALERMO - E ora tocca al collegato. Il disegno di legge omnibus dove sono finite le norme che non hanno trovato posto in finanziaria dovrebbe arrivare in Aula il 9 maggio, secondo i piani del governo.
Ma il Pd contesta questa tabella di marcia. “Le commissioni non hanno esitato i provvedimenti ed escludo che riescano a farlo entro mercoledì – osserva il capogruppo Giuseppe Lupo -. La commissione deve approvare il testo anche alla luce dei pareri ricevuti dalle commissioni di merito. Ed è inverosimile che ciò possa avvenire in tempo utile per incardinare il collegato in Aula mercoledì 9. A ciò si aggiunga che al momento il testo della finanziaria e del bilancio non sono ancora pronti per la pubblicazione in Gazzetta. I tempi previsti dalle norme e dalle procedure parlamentari non sono derogabili”.
I dem, insomma, tirano il freno. E leggono nella fretta della maggioranza un segno di debolezza della coalizione. “Il frettoloso annuncio del collegato in Aula giorno 9 – aggiunge Lupo - mi lascia pensare che la maggioranza abbia ancora fibrillazioni interne che probabilmente aspettano risposte con l'approvazione del collegato. Credo che la vera emergenza continui a essere quella dello smaltimento dei rifiuti e della tutela dell'ambiente e che pertanto farebbe bene il presidente Musumeci a riferire in Aula prima che la situazione precipiti con l'inizio della stagione turistica”.
L'assessore regionale all'Economia Gaetano Armao non entra nel merito della tempistica: “Non sta a me fissare né i tempi di commissione né i tempi d'Aula – risponde a Livesicilia -. Noi siamo pronti. Ma di certo non bisogna fare un passo indietro sul tema delle riforme. La Sicilia o cambia o muore. Si possono trattenere i 30mila ragazzi che ogni anno se ne vanno solo creando occupazione e attraendo investimenti”.
Il collegato alla finanziaria contiene norme significative come quella che introduce la nuova Agenzia che si occuperà di edilizia popolare nonché l'unione tra Crias e Ircac. Si tratta di una decina di articoli, alcuni però molto corposi anche con una ventina di commi. Nel testo sono confluite le parti stralciate dalla manovra in Aula.
04 Maggio 2018
Fonte: livesicilia.it
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