Nella foto il Segretario Generale Uila Agrigento,
Gero Acquisto
09 Aprile 2018
I forestali non hanno certezza circa le risorse necessarie per lo svolgimento delle giornate di garanzia occupazionale, quelli dell’Esa sono in attesa di conoscere l’attuazione del piano di rilancio dell’ente e per i Consorzi di Bonifica bisogna risanare la situazione economica
Sono 9 gli autobus, più alcune macchine, che mercoledì partiranno dalla provincia di Agrigento per portare a Palermo oltre 500 lavoratori, delle forestale, dell’Esa e dei consorzi di bonifica che daranno vita alla manifestazione regionale con concentramento a piazza Marina da dove si muoverà un corteo lungo corso Vittorio Emanuele fino a piazza Indipendenza dove si svolgerà il comizio dei segretari generali regionale di Flai, Fai e Uila.
La manifestazione nasce perché dopo 5 mesi, i vari confronti con il Governo delle Regione non hanno prodotto nessun atto legislativo ed amministrativo volta ad affrontare le tante criticità che affliggono i comparti: Forestali, Esa e Consorzi di Bonifica. Questo immobilismo sta aggravando la già difficile condizione di questi settori. "I forestali non hanno certezza circa le risorse necessarie per lo svolgimento delle giornate di garanzia occupazionale previste dalle leggi, e nonostante si susseguano notizie circa l’inserimento in Finanziaria di risorse aggiuntive agli 80 milioni già estrapolati dall’esercizio provvisorio, anche se confermate dal Governo non servirebbero in pieno ad assicurare ai lavoratori le giornate - scrivono Giuseppe Di Franco per la Flai Cgil, Gero Acquisto per la Uila Uil e Veronica Iacono per Fai Cisl - . Inoltre i lavoratori forestali sono ancora in attesa di una direttiva che dia attuazione al Cirl firmato e valido da ottobre del 2017, tale ritardo determina ulteriore incertezza e confusione nel Governo del settore, visto che continuano a susseguirsi sentenze che intervengono su tutta una serie di istituti contrattuali, con il risultato che aumenta il contenzioso con gravi conseguenze sulle casse della Regione oltre a rendere precaria l’organizzazione del lavoro. I lavoratori dell’Esa sono in attesa di conoscere l’attuazione del piano di rilancio dell’ente, anzi si apprende con grande stupore che si intende procedere alla soppressione senza dare certezza e stabilità ai lavoratori a tempo determinato ex meccanizzazione agricola. Inoltre si è in attesa che la direzione applichi l’accordo aziendale volto a regolarizzare ed omogeneizzare gli aspetti economici di tutti gli addetti dell’Esa a livello regionale. Per quando riguarda i Consorzi di Bonifica bisogna risanare la situazione economica degli enti, e fare in modo che si dia inizio alla campagna irrigua 2018, bloccata da una normativa che impedisce ai Consorzi l’assunzione dei lavoratori che hanno un contenzioso in corso (circa il 60% dei lavoratori), ciò rischia di produrre danni incalcolabili all’agricoltura siciliana. Per queste ragioni mercoledì la manifestazione dovrà segnare l’avvio di una stagione di confronto con il Governo e le forze parlamentarie tutte, per dare finalmente le risposte che i comparti e i lavoratori aspettano da anni".
Fonte: www.agrigentonotizie.it
perchè in questo sciopero non si chiede l'aumento delle giornate ? almeno 101 per i 78 tisti e 151 per i 101 nisti....
RispondiEliminaPerché ti vogliono togliere anche quelli, tira fuori la testa, dal vuoto che ti circonda.
EliminaVincenzo chiedo lumi dimmi tutto ti ascolto ,spiegami come stanno le cose non buttare solo il sasso e ti nascondi la mano.fammi uscire fuori la testa.e riempi questo vuoto si clemente.abbi pietà di me.
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