Dal sito www.qds.it
di Raffaella Pessina
Sarà composto da referenti che ogni assessore dovrà designare entro il 15 aprile. Fissare gli obiettivi ma servono anche tempi certi per il loro raggiungimento
PALERMO - Il vice presidente della Regione e assessore all’Economia Gaetano Armao ha emanato la circolare sulle nuove linee guida per la redazione del Documento di economia e finanza regionale per gli anni 2019-2021 da presentare all’Ars entro il 30 giugno 2018.
“La necessità di intervenire con un processo di revisione delle procedure di metodo e di merito del Documento - afferma Armao - è frutto di un’attenta analisi e di un esame critico delle procedure utilizzate nella redazione dei precedenti Defr anche sulla base delle osservazioni espresse dalla Corte dei Conti”. Le linee guida prevedono un Defr composto da due sezioni, la prima sarà una sintesi del quadro economico e finanziario di riferimento e comprenderà gli obiettivi strategici da perseguire. La seconda riguarderà nel dettaglio l’analisi della situazione finanziaria della Regione. Tutti i contenuti dovranno essere facilmente comprensibili e “predisposti in modo tale da consentire ai portatori di interesse (mondo associativo e produttivo, sistema delle autonomie, università, istituzioni sociali, ecc.) di conoscere i risultati che l’istituzione si propone di conseguire e, almomento della loro rendicontazione, il grado di effettivo conseguimento dei stessi”.
Questi criteri, come spiega lo stesso Armao sono stati adottati a seguito dei rilievi fatti dalla Corte dei Conti, che in sede di audizione in commissione Bilancio ha rilevato la necessità di “un ampio processo di ristrutturazione dei sistemi di misurazione, controllo e valutazione della gestione e dei processi decisionali pubblici”. Armao costituirà un apposito tavolo tecnico composto da referenti degli assessori che avrà il compito di sovrintendere alla realizzazione del Defr. Il tavolo sarà coordinato dal Ragioniere Generale della Regione o da un suo delegato. Con la Circolare Armao risponde ai rilievi della Corte che a suo tempo aveva dichiarato che “Il Defr pur contenendo frammentariamente parte degli elementi minimi richiesti dal legislatore manca, infatti, anche quest’anno di elementi sostanziali per potere espletare pienamente le proprie funzioni nel processo di programmazione di bilancio”.
Nella relazione sul Defr, la Corte dei conti aveva scritto che “anche riguardo alla spesa corrente si registra l’assenza di dati di dettaglio, talché non appare possibile alcuna analisi circa l’andamento delle sue componenti classificate per natura (macro-aggregati) e o per destinazione (missioni e programmi)”.
13 aprile 2018 - © RIPRODUZIONE RISERVATA
Fonte: www.qds.it
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