PIÙ PREVENZIONE E MAGGIORI CONTROLLI
Dopo i terribili incendi che la scorsa estate hanno devastato la montagna di Erice, per la prossima stagione si stanno valutando una serie di iniziative per difendere i pochi boschi rimasti da nuovi roghi. Le parole d’ordine sono prevenzione ed una nuova organizzazione di mezzi e squadre di spegnimento.
L’amministrazione comunale di Erice gioca d’anticipo e punta alla prevenzione e sul potenziamento dei controlli per cercare di salvaguardare il patrimonio ambientale della montagna dopo gli incendi che la scorsa estate hanno devastato centinaia di ettari tra boschi e macchia mediterranea. All’incontro tenuto negli uffici di Rigaletta Milo hanno partecipato il sindaco Daniela Toscano assieme Giacomo Coppola, ex perito tecnico della Forestale ed oggi consulente del Comune di Erice per l’antincendio, e Francesco Trapani, ispettore ripartimentale delle foreste di Trapani.
Al centro del confronto le proposte avanzate dallo stesso Coppola per mettere in sicurezza i boschi ed il patrimonio ambientale del Monte, puntando innanzitutto ad avere una autobotte della Forestale, con gli addetti allo spegnimento, direttamente in vetta, praticamente nella zona della “Casazza”, nel bivio tra le strade per Erice e Valderice, zona, otto mesi addietro, gravemente devastata dalle fiamme, che sono arrivate quasi a porta Spada, “divorando” tantissimi alberi. Anni addietro, come ricordato dallo stesso Giacomo Coppola, alla Casazza era dislocato un presidio della Forestale con un serbatoio di cinque mila litri, autobotte e addetti allo spegnimento. In modo da intervenire prontamente in caso di roghi. Ma nel piano antincendio si punta anche ad azione coordinata tra il Comune e le associazioni di volontariato”, dall’altro, sulla realizzazione, prima dell’inizio del caldo estivo, dei viali parafuoco perimetrali alla zona Demaniale, con l’intervento di pulizia e discerbatura fatto lungo gli oltre 19 chilometri di viali, intervento di competenza della Forestale ed eseguito dal personale stagionale. Le proposte di Giacomo Coppola sono state trasmesse al sindaco Toscano, oltre che al presidente del Consiglio comunale Tranchida ed alla quarta Commissione consiliare, dove la presidente Carmela Daidone, in una interrogazione, ha chiesto l’istituzione di un tavolo tecnico “per programmare e pianificare azioni finalizzate a un’adeguata prevenzione degli incendi”.
Fonte: www.telesud3.com
Non c'è bisogno di scervellarsi sul come "programmare e pianificare azioni finalizzate ad un'adeguata prevenzione degli incendi",istituire tavoli tecnici,commissioni ecc,la soluzione è a portata di mano e di facile applicazione:far lavorare gli operai forestali della manutenzione per fare i viali parafuoco interni e perimetrali al bosco, ripristino e fruibilità dei sentieri e nello stesso tempo si fa controllo del territorio! Questo lavoro bisogna cominciare a farlo da subito non a luglio o agosto quando è troppo tardi!Il bosco si deve pensare anche come volano turistico ed in primavera deve essere possibile poter fruire del bosco e dei sentieri che invece sono impraticabili!Il personale dell'anticendio serve per spegnere gli incendi ma,deve essere preceduto e affiancato dal personale della manutenzione.
RispondiEliminaStai usando la LOGICA, come è logico che sia, ma li non usano la LOGICA...Non usano nemmeno la testa, figurati.
EliminaPerdonate il giro di parole.
Giuseppe Spagnuolo.