Guadagnano in media € 38.547. Invece, regioni ordinarie € 34.944, speciali € 37.347, ministeriali € 30.695. Lauti compensi per i (troppi) dipendenti, ma la produttività resta un mistero
PALERMO – Il personale della Regione siciliana continua ad essere tra i più costosi d’Italia con una retribuzione media complessiva nettamente superiore a quella dei colleghi delle altre regioni italiane e, addirittura, dei dipendenti ministeriali.
È quando evidenziato, ancora una volta, dalla Ragioneria generale dello Stato, i cui dati dell’ultimo rapporto confermano quanto già evidenziato negli anni passati, ossia un’amministrazione regionale condizionata da sprechi ed affetta da elefantiasi cronica.
Nonostante il lieve calo registrato in busta paga nel 2016 rispetto al 2015, la situazione è comunque rimasta invariata. Secondo l’analisi della Ragioneria, infatti, i dipendenti regionali siciliani guadagnano mediamente 38.547 euro (38.817 nel 2015), quasi 9 mila euro in più dei colleghi ministeriali, che invece beneficiano di 30.695 euro, a fronte 29.788 dell’anno precedente.
Confronto impari anche con il resto di Italia: i dipendenti delle regioni a Statuto speciale, quindi dotate di una struttura politico-amministrativa simile a quella della Sicilia, guadagnano mediamente 37.347 euro, cifra nettamente superiore rispetto ai 35.345 euro del 2015, mentre il personale delle regioni a Statuto ordinario ha una retribuzione media di 34.944 euro, anche in questo caso di gran lunga maggiore rispetto ai 29.057 euro dell’anno precedente. L’isola, però, nonostante le impennate delle altre regioni, conserva il suo primato.
A certificare il preoccupante aumento della spesa legata alla gestione del personale, è stata anche la sezione di controllo della Corte dei Conti, che ha esplicitamente parlato di elevati costi anche in relazione al trattamento pensionistico. Ricordiamo infatti che la Sicilia è l’unica regione italiana a farsi carico della previdenza sociale dei propri dipendenti.
A ciò si aggiunge la mancanza di un piano aziendale che preveda carichi di lavoro precisi, trasferimenti resi impossibili anche dall’assenza di una banca dati aggiornata e un rapporto spropositato tra numero di dipendenti e dirigenti.
L’assessore Grasso: “Rinnovo contratto, subito misure volte a promuovere la produttività”
Abbiamo intervistato l’assessore regionale Autonomie locali e Funzione pubblica, Bernadette Grasso.
Qualche giorno fa è stato firmato l’accordo per il rinnovo del contratto nazionale per il comparto delle funzioni locali: l’aumento in busta paga è di 85 euro mensili. Si applica anche in Sicilia o vi è una trattativa specifica tra sindacati e Aran Sicilia?
“In Sicilia non si applica il recente rinnovo del contratto nazionale per il comparto della funzione pubblica. Per il rinnovo del contratto dei dipendenti regionali abbiamo iniziato la fase di concertazione con i sindacati che porterà all’emanazione di un’apposita direttiva che verrà indirizzata all’Aran regionale”.
È stato di recente pubblicato il conto annuale dello Stato (dati 2016), da cui emerge che la retribuzione media dei dipendenti siciliani, che si attesta a 38.547 euro, resta di gran lunga superiore alla retribuzione media dei ministeriali (30.695 €), dei dipendenti delle regioni a statuto speciale (37.347 €), e dei dipendenti delle regioni a statuto ordinario (34.944 €). Posto che di questo aumento in Sicilia non si sentiva oggettivamente il bisogno visti i numeri poc’anzi elencati, prima ancora di discutere degli aumenti, non pensa sia più opportuno discutere di produttività dei dipendenti?
“Per quanto riguarda l’aumento economico il Governo regionale si sta impegnando a far si che ai dipendenti regionali venga riconosciuto lo stesso aumento di quello previsto per gli statali”.
A proposito di produttività, una sua circolare sembra aver sbloccato finalmente una situazione di stallo sul fronte della mobilità infradipartimentale e interdipartimentale del personale: quali altre iniziative intende promuovere o ha già promosso per migliorare la produttività degli uffici regionali?
“All’interno del rinnovo del contratto, che come ho precisato è alla fase iniziale, il Governo intende individuare misure volte a promuovere la produttività degli Uffici regionali e in questo senso ha trovato piena sintonia da parte delle organizzazioni sindacali”.
Sullo stesso argomento, abbiamo sentito anche il Presidente della Regione, Nello Musumeci il quale ha detto al Quotidiano di Sicilia che è giusto che al personale della Regione venga riconosciuto il trattamento economico previsto dalle normative ma è altrettanto giusto che tale trattamento non prescinda dal merito, cioè dalla qualità del lavoro svolto.
Patrizia Penna
14 marzo 2018 - © RIPRODUZIONE RISERVATA
Fonte: www.qds.it
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