di Raffaella Pessina
Stenta a partire l’Assemblea regionale siciliana: stallo legislativo estremamente dannoso per i siciliani. In media necessarie cinque sedute per approvare una legge: tre quelle approvate in tre mesi
PALERMO - Stenta a partire l’Assemblea regionale siciliana di questa 17ma legislatura, considerando le poche sedute d’Aula e le poche leggi approvate dal giorno dell’insediamento. Una situazione che il Quotidiano di Sicilia ha monitorato da anni, già dal lontano 2007, calcolando quanto viene stanziato ogni anno per il bilancio interno di Palazzo dei Normanni e dividendolo per il numero delle sedute d’Aula e per le leggi che sono state approvate nel corso degli anni.
Il nuovo Parlamento, figlio delle elezioni dello scorso 5 novembre 2017, si è insediato nello scorso mese di dicembre e fino alla fine dell’anno si sono tenute sette sedute d’Aula approvando un solo disegno di legge, quello dell’esercizio provvisorio di tre mesi. Cinque poi le sedute di gennaio (anche se nel corso della stessa giornata l’Aula ha chiuso e riaperto, totalizzando più di una seduta nella stessa giornata, per questioni di regolamento interno). Al momento, a febbraio si è tenuta una sola seduta e una è prevista il prossimo 13 febbraio, ma l’ordine del giorno prevede solo comunicazioni.
Una legislatura che, speriamo solo per ora, sta subendo una battuta d’arresto a causa della campagna elettorale per le elezioni nazionali. Purtroppo, la scarsa produttività è stata una tendenza prolungata nel tempo. Già nel 2014 abbiamo fatto il conto che tra luglio 2013 e giugno 2014 sono state approvate 27 leggi (di cui 8 di carattere finanziario ed economico, come il bilancio di previsione e quello consuntivo).
In pratica 2,25 leggi al mese. In quella occasione avevamo fatto il calcolo che nel 2014 per approvare una legge ci volevano almeno 4 sedute d’Aula. Il bilancio di previsione per quell’anno era di 160. 877.563,40 euro, e con una semplice divisione (prevedendo 90 sedute all’anno) il costo di ogni seduta era in pratica di 1,8 milioni di euro e 7,2 milioni di euro per ogni legge approvata. Oggi la situazione vede un parlamento defalcato di 20 unità, da 90 parlamentari si è scesi a 70, nell’ottica di una spending review della politica. Il Bilancio consuntivo del 2016, così come riportato sul sito dell’Ars è stato pari a più di 150 milioni di euro. La spesa complessiva prevista nell’esercizio 2017 ammonta a 160.239.307,08 euro. Ancora non conosciamo il bilancio preventivo interno per il 2018, per consuetudine verrà approvato in Aula insieme al bilancio della Regione, anche se questo accadrà solo alla fine del mese di marzo. Inevitabilmente la spesa dovrebbe scendere, visto che ci sono venti unità in meno da mantenere a Palazzo dei Normanni.
Ad oggi sono state approvate un paio di leggi e ci sono state 15 sedute in tre mesi. Dividendo il costo del preventivo 2017 per 90 sedute circa l’anno, viene fuori un costo per seduta di 1,7 milioni. Cinque in media le sedute che sono state necessarie per approvare le tre leggi in questione: ciò significa che ciascuna legge è costata 8,5 milioni.
09 Febbraio 2018 - © RIPRODUZIONE RISERVATA
Fonte: www.qds.it
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