PER 4 ANNI
Queste le considerazioni di Sebastiano Di Pietro, nella sua relazione d’apertura, non prima di aver ricordato la figura dei compianti Gaetano Pensabene e Franco Bartolo.
“Sono stati dieci anni di crisi, con l’economia in ginocchio e con troppe leggi che hanno ridimensionato il sistema e penalizzato chi svolge lavori precari come gli agricoli. Di recente c’è stata una raccolta firme della Uila nazionale per proposte di legge e tutelare i lavoratori con la maternità e gli agricoli stessi. Abbiamo ricevuto dei bonus che sono serviti solo per alleviare lo stato economico ma non si assicura un lavoro stabile, noi vogliamo invece favorire e stimolare le imprese per stare nel mercato e incrementare la crescita. Oggi la tipologia di lavoro che cresce è quella precaria del lavoro determinato. L’agricoltura con i suoi 13mila e 200 addetti costituisce un pilastro importante in tutta la provincia ma il comparto è penalizzato dalla presenza dell’import di prodotti anche provenienti dal Marocco o dall’Africa, tutti privi di etichette e i nostri prodotti così marciscono perché c’è un prezzo del mercato penalizzante e sleale. La Uila si è battuta per i protocolli alla legalità con l’approvazione della legge anti-caporalato per contrastare il lavoro nero e il lavoro illecito verso aziende che operavano contro ogni regola. Un risultato importante è stato il rinnovo contrattuale approvato da poco con l’aumento del 2% dello stipendio. L’obiettivo sarà d’ora in avanti quello di estendere la Uila sotto ogni campanile o comunità per essere sempre più punto di riferimento”.
Di Pietro ha poi accennato anche alla questione dei lavoratori forestali (“è stata fatta una campagna mediatica negativa”), sottolineando che la Uila, plaudendo alla sottoscrizione del nuovo contratto sottoscritto a ottobre e che riconosce i diritti di questa categoria, vigilerà sul governo regionale affinché questo contratto venga effettivamente applicato. Concetto che è stato poi ribadito dallo stesso Gianni Garfì e a cui ha risposto anche l’assessore regionale Edy Bandiera, presente al congresso, il quale ha anticipato come il nuovo governo regionale si stia già muovendo in materia di pesca e agricoltura e che proprio sulla questione dei lavoratori forestali si sta già lavorando per far partire il servizio antincendio.
Apprezzato anche l’intervento del segretario regionale della Uila, Nino Marino: “la Uila è un sindacato che organizza i lavoratori agricoli in un sistema complesso in Sicilia dove tutto diventa più complicato. Si pensa che il sindacato possa fare tutto ma è in trincea perché qui non è semplice condurre un lavoro agricolo, quindi se si riesce a dare dignità al lavoratore e all’intera isola è veramente un grande risultato. Abbiamo delle idee precise che stiamo mettendo in campo, perché noi riteniamo che il problema non è salvare i forestali ma salvaguardare il sistema di tutela agroalimentare in Sicilia. E le competenze in questo settore sono state scarse perché non è stata migliorata la qualità e la dignità del lavoratore stesso. Serve in sostanza un investimento di 160 milioni di euro per la Regione, per tutto il sistema non per il singolo lavoratore”.
L’assemblea è stata presieduta da Stefano Munafò, segretario territoriale generale della Uil Siracusa-Ragusa-Gela, il quale ha aggiunto: “la Uila è oramai diventata una organizzazione capillare, un po’ come quella dei Pensionati, che risponde alle esigenze del territorio e degli iscritti. L’agricoltura ovviamente non può camminare da sola e nel congresso confederale di aprile sarà argomento centrale insieme con il turismo e l’industria, perché sono i capisaldi per superare il momento di crisi. Nel 2001 quando sono passato alla Confederazione generale, la Uila era commissariata e disorganizzata perché c’erano altre esigenze. Poi con l’attività di Franco Bartolo in primis e quella di Sebastiano Di Pietro successivamente, siamo riusciti a mettere su una categoria che si è guadagnata grande rispetto tanto più che siamo la prima organizzazione a Siracusa”.
Diverse le autorità istituzionali e del territorio intervenute, per le conclusioni che sono poi state affidate a Giorgio Carra, componente della segreteria nazionale Uila.
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Fonte: www.siracusanews.it
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