(ansa)
Il critico d'arte assicura: "Anche se eletto a Palazzo Madama, tra il ruolo di senatore e quello di assessore preferisco quest'ultimo e quindi non accetterei il seggio"
di ANTONIO FRASCHILLA
22 Gennaio 2018
Vuole spegnere le polemiche sul nascere: "Leggo che in caso di elezione al Senato lascerei l'incarico di assessore regionale ai Beni culturali, nulla di più falso. Io lascerei la Sicilia solo se mi chiedessero di fare il ministro". Insomma, Vittorio Sgarbi rimarrà ancora a lungo in Sicilia, a meno che, cosa che sembra difficile, il centrodestra guidato da Berlusconi non si garantisca il 4 marzo una maggioranza subito e quindi la possibilità di fare un governo in autonomia: "In questo caso sarei io il ministro ai Beni culturali, me lo ha detto Berlusconi e si tratta di una cosa evidente: chi altri potrebbe farlo nel centrodestra se non io?", dice a Repubblica Sgarbi.
Il critico d'arte dovrebbe essere candidato in un collegio sicuro al Senato con il centrodestra: "E' chiaro - dice - alle regionali volevo fare la mia lista in Sicilia, e mi hanno detto: "Non fare nulla, in cambio avrai due assessorati". Alla fine di assessorati ne ho avuto uno, che occupo io. Alle Politiche ero pronto a fare lo stesso, ma Berlusconi e i leader del centrodestra mi hanno detto di non fare liste, in cambio mi candidano al Senato. Ma io non voglio tornare a fare l'onorevole pigiatasti. Quindi anche in caso di elezione, io rimarrei a fare l'assessore regionale in Sicilia, ruolo che mi piace e mi gratifica ampiamente, dimettendomi da senatore. Cosa diversa è se Berlusconi o chi per lui mi chiede di fare il ministro ai Beni culturali. In questo caso, voi che fareste? E' chiaro che si tratta di un ruolo più importante dell'assessore regionale e quindi accetterei. Di tutto questo, il governatore Nello Musuemci ne è a conoscenza. Lui dice che a marzo me ne andrò: è vero, ma solo se entrerò nel governo nazionale. Gli accordi erano e sono questi". Sondaggi alla mano, sembra al momento davvero difficile che il centrodestra unito riesca ad ottenere la maggioranza subito, ed è più probabile un governo di larghe intese. Quindi con meno spazio per i singoli partiti. Tradotto: a meno di sorprese, Sgarbi rimarrà ancora a lungo in Sicilia come assessore ma anche se Musumeci in queste ore pesna già a un possibile sostituto che dovrebbe essere nominato in area Diventerà Bellissima, il suo movimento.
Fonte: palermo.repubblica.it
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Carissimo Onorevole Sgarbi ..... mi sta sembrano come un lavoratore precario che come arriva un lavoro migliore lo prende , giustamente ...... a questo punto faccia lei un atto di coscienza si dimetta da Assessore invece di pararsi la botta nel caso in cui a Roma non lo prendono ..... stia tranquillo noi siciliani possiamo fare a meno di lei ..... spero che il Presidente Musumeci ne prende atto e lo esonera prima delle elezioni nazionali ...... la dice così spesso sta storia del Ministro che mi sa che è lei a chiedere e non loro che " chiederanno " ..... ma come sostenevo io prima delle elezioni regionali , la sua è una cosa già decisa e preconfezionata ...... a Roma si troverà meglio ...... Fedele B.N. D2 Catania
RispondiEliminaMa insomma Assessore .. si decida se vuole carne o pesce !!!
RispondiEliminaNoi vogliamo Assessori DECISI E INCAZZATI che lottano a favore del nostro sbinturatu comparto forestale della Regione Siciliana e non assessori indecisi per andare a prendere meglio che poi non sappiamo questo meglio perché ancora non abbiamo visto le elezioni e la proclamazione ed eletto al Senato o altrove.
Pertanto affinché e Assessore ci dimostri che non vende fumo e continui a fare l'assessore regionale con un minimo di impegno a favore degli Operatori forestali regionali TUTTI nessuno escluso per farli transitare nei musei tutto l'intero anno ecc.
Aspetto di vedere e leggere nuove sue iniziative tramite il nostro insuperabile Blog dei lavoratori forestali capeggiato dal direttore Michele Mogavero
Saluti. Proietto.