(lapresse)
Incontro di insediamento per il governo. Il presidente: "Momento drammatico, ma vi sorprenderemo"
di CLAUDIO REALE
30 Novembre 2017
Quando si insedia la giunta Vittorio Sgarbi non c’è. La prima riunione del governo di Nello Musumeci si è riunita con undici assessori su 12: all’appello mancava infatti il neo-assessore ai Beni culturali, che per Musumeci “aveva un volo alle 16”. Sgarbi si è presentato a Palazzo d’Orléans, ha fatto un breve rendez-vous coi giornalisti, ma non è mai arrivato in Sala Alessi per la photo-opportunity organizzata dal governatore e la prima seduta della giunta.
Il resto è la cronaca delle dichiarazioni di prammatica. "Il momento è drammatico – dice Musumeci – e vi diremo nei prossimi giorni cosa faremo. Dateci il tempo di avviare questa macchina e poi vi sorprenderemo. Abbiamo molte cose da dirci e da fare. Questa giunta di governo ha deciso di tenere un profilo basso nella comunicazione esterna che spero vogliate apprezzare".
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Pochi minuti prima, però, gli assessori si erano mossi in direzione opposta. "Io – aveva esordito Sgarbi - sono assessore in quota di nessuno. Musumeci ha vinto con uno scarto di cinque punti che poi sono quelli che venivano attribuiti al mio movimento Rinascimento. L’assessorato mi spettava”. Un assessorato che secondo Sgarbi non sarebbe stato possibile cedere alla componente trapanese di Forza Italia, che oggi ha polemizzato attraverso le dimissioni di Antonio D’Alì, e che potrebbe essere a tempo: “Se diventassi ministro – avvisa Sgarbi – lascerei. Ma se diventassi senatore mi dimetterei da Palazzo Madama”. Poi Sgarbi è passato a illustrare i suoi progetti, a partire dalla ricostruzione del tempio G di Selinunte: “Nascerà un’autorità regionale per i Beni culturali, un Alto commissario per le arti nel Mediterraneo”.
Vincenzo Figuccia, neo-assessore ai Rifiuti, dice invece che sui termovalorizzatori si deciderà collegialmente. “Sul resto ci sono tante emergenze da risolvere – osserva - stasera per esempio scade la richiesta per la proroga che il presidente ha chiesto. Ma non dobbiamo lasciarci travolgere solo dall'impegno legato alle emergenze, ma anche dalla passione per centrare appuntamenti importanti. Avevo pensato di sentire i direttori generali, ma mi sembra giusto farlo dopo questo appuntamento. Non vorrei fare la parte di quelli che arriva lì senza avere la delega in tasca". Per l’assessore regionale al Territorio Toto Cordaro la priorità è “una grande ricognizione su tutte le criticità che ci sono in Sicilia, dai problemi di carattere idrogeologico a quelli che riguardano le coste, i parchi. C'è molto da fare, ad esempio dobbiamo occuparci di incendi prima che arrivi l'estate".
Intanto, però, c’è anche un addio. La segretaria generale di Palazzo d’Orléans Patrizia Monterosso ha salutato il personale della presidenza: la burocrate è in uscita dopo avere ricoperto l'incarico coi governi Lombardo e Crocetta. Al suo posto è in arrivo Maria Mattarella, al momento responsabile dell'ufficio legale e legislativo della Presidenza.
Fonte: palermo.repubblica.it
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