"PORTELLA, I BRACCIANTI, LA MEMORIA": TUTTI IN PIEDI AL "MAJORANA" DI PALERMO PER APPLAUDIRE IL DOCUFILM UILA UIL. VIDEO
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Sicilia UILA
Tutti in piedi, per un lunghissimo applauso. Ha commosso, coinvolto, fatto riflettere il docufilm “Portella, i braccianti, la memoria” che è stato proiettato stamattina su iniziativa della Fondazione Uila “Argentina Altobelli” nella palestra dell’Istituto secondario superiore “Majorana” di Palermo, affollata da studenti, insegnanti, personale della scuola. Con loro i segretari generali di Uil e Uila, Carmelo Barbagallo e Stefano Mantegazza, e altri esponenti dell’organizzazione dei lavoratori. Sul parterre e negli spalti, alcuni parenti delle vittime della “strage ignorata” di contadini e sindacalisti, assassinati dalla mafia negli anni Quaranta in Sicilia. Nel video inedito, realizzato da Fabrizio De Pascale e Roberto Carotenuto, anche l’ultimo appello lanciato dal compianto storico e saggista Giuseppe Carubbea, figlio di un martire delle lotte agrarie: “A questo presidente della Repubblica chiediamo almeno un riconoscimento del valore esercitato da questi sindacalisti, per avere consegnato agli italiani un Paese vivibile grazie alle lotte e al sangue che è stato sparso per un mondo diverso”.
E’ stata la dirigente scolastica dell’Istituto tecnico palermitano, Melchiorra Greco, a dare inizio all’evento. Dopo la proiezione del docufilm, Antonia Azoti e Placido Rizzotto – figlia e nipote di due martiri delle lotte per i diritti dei braccianti – hanno portato la loro testimonianza. Antonia Azoti, tra l’altro, rivolgendosi agli alunni del “Majorana” ha esclamato: “Mio padre è vostro padre”. Nel corso della mattinata sono quindi intervenuti i segretari generali di Uil e Uila Sicilia Claudio Barone e Nino Marino, il presidente della commissione consiliare Pubblica istruzione e Politiche giovanili del Comune di Palermo, Francesco Bertolino, il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Marco Anello, gli storici Michelangelo Ingrassia e Pippo Oddo gli autori del libro “Una strage ignorata”, Dino Paternostro e Pierluigi Basile. Proprio Dino Paternostro ha affermato: “I caduti del movimento contadino ci insegnano che la nostra antimafia non è nata nel ’92, dopo Capaci e via D’Amelio. La Sicilia ha un’antimafia antica come la mafia”.
Nel suo intervento, il leader della Uil Carmelo Barbagallo ha ricordato la battaglia mai conclusa contro Cosa Nostra – “oggi, la mafia s’è sommersa ma non è scomparsa” – e lanciato un appello ai giovani perché rivendichino legalità, diritti: “Ribellatevi! Io ho fiducia in voi, dateci una mano”. Il segretario generale Uila, Mantegazza, ha invece annunciato il concorso “Portella, i braccianti, la memoria”: sarà rivolto agli studenti degli Istituti tecnici e professionali per l’Agricoltura della Sicilia, ai vincitori andranno in premio viaggi sulla “Nave dei Libri” che fa rotta ogni anno tra Civitavecchia e Barcellona, oltre a buoni per l’acquisto di volumi. Mantegazza, che s’è soffermato sulla “scommessa grande della Uila” impegnata a far conoscere agli studenti la storia del movimento dei lavoratori, ha concluso citando una frase-chiave del Diario di Anna Frank: “La verità è tanto più difficile da sentire quanto più a lungo la si è taciuta”.
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