Scritto il 19 dicembre 2017 da Ornella Fulco
Le Eritrine trapanesi sono piante monumentali e, finalmente, in attuazione alla normativa vigente, sono state iscritte nell’elenco regionale della Sicilia delle piante monumentali e inserite nel sito SIAN che raccoglie i dati delle piante monumentali d’Italia. Di ciò è stata data comunicazione al Comune di Trapani, da parte del Corpo Forestale, con una nota del 18 ottobre di quest’anno.
La notizia è stata diffusa ieri, nel corso di un incontro organizzato dal Comitato “Pro Eritrine” i cui componenti si sono battuti per mesi a difesa delle piante messe in pericolo da una, adesso è possibile affermarlo con maggiore peso, improvvida campagna di abbattimenti avviata dall’amministrazione comunale sulla scorta, anche questo è bene sottolinearlo, di apposite perizie.
Si apre, quindi, una nuova fase nella gestione di questi magnifici alberi che sorgono in piazza Vittorio Veneto, viale Duca d’Aosta e via Salvatore Calvino: le piante vanno tutelate e sottoposte a costanti e appropriati piani di manutenzione. L’Ufficio manutenzione Verde Pubblico del Comune dovrà necessariamente tenere conto di quanto determinato dal Corpo Forestale della Sicilia che ha applicato alle Eritrine il vincolo di monumentalità sulla base
dell’articolo 7 della legge n. 10 del 2013. Gli alberi monumentali, come risulta dalle schede del Corpo Forestale, sono 68. Di questi 40 si trovato in viale Duca d’Aosta, 17 in piazza Vittorio Veneto e 11 in via Calvino. Le Eritrine furono piantate a Trapani intorno al 1882.
Prima che il Comitato “Pro Eritrine” riuscisse a fermare l’azione dell’amministrazione comunale ne sono stati abbattuti cinque esemplari: tre in viale Duca d’Aosta, un in piazza Vittorio Veneto e un altro in via Calvino.
L’altra notizia importante che il Co mitato ha sottolineato è che è stata stipulata una convenzione tra il Comune di Trapani ed il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Palermo “finalizzata al recupero e allamessa in sicurezza delle alberate di Eritrina”.
Convenzione che è l’esito degli incontri con il commissario straordinario del Comune, Francesco Messineo, nel corso dei quali i cittadini del Comitato hanno fornito ampia documentazione tecnica, scientifica e normativa dalla quale era desumibile che gli uffici comunali stavano per commettere un grossolano errore di superficialità e di valutazione.
Sulla vicenda intervenne anche l’ordine degli Agronomi che, per interrompere l’abbatuimento delle Eritrine scrisse una nota nella quale gli interventi di abbattimento venivano bollati come “non assolutamente attendibili”. «Certamente – ha spiegato Totò Pellegrino a nome del Comitato – si perseguirà l’obiettivo di ridurre il rischio di caduta accidentale degli alberi me non di eliminarlo;si terrà anche conto del fatto che il legno delle Eritrine è tenero e che queste piante esotiche non hanno mai beneficiato di alcun intervento di cura del fusto, dei rami, delle fronde e che le cavità, più o meno grandi, del tronco sono dovute anche ai tagli non protetti di branche troppo grandi attraverso i quali si insediano i patogeni”.
Dunque è la mancanza di cura e anni di potature sbagliate – la cosiddetta capitozzatura – che hanno indebolito le Eritrine. Il Comitato ha annunciato che proseguirà la sua azione costituendosi in associazione o, comunque, dandosi una veste giuridica più strutturata: l’intenzione è quella di promuovere una discussione più ampia sulla gestione e lo sviluppo del verde pubblico cittadino. “Intendiamo proseguire il nostro impegno – ha spiegato Filippo Salerno – con una attività di studio sulla villa Margherita e su altre importanti ville e giardini privati di Trapani. Sono molti gli alberi che possono essere considerati monumentali e riteniamo che un lavoro in questa direzione sia più che necessario. Terremo alta l’attenzione sul verde pubblico nel suo complesso”. In effetti il Comune di Trapani, in questi anni, non ha mai provveduto ad applicare la legge 10/2013 e, quindi, non esiste alcun censimento di alberi monumentali benchè, dal 1995, sia la villa Margherita sia alcune ville e giardini privati siano vincolati dal punto di vista paesaggistico.
Intanto, dall’inizio di dicembre, sono stati avviati i controlli affidati agli esperti della Facoltà di Scienze Agrarie di Palermo in base ai quali sarà stilata una relazione-guida per la gestione delle Eritrine da parte degli uffici comunali.
Alla conferenza stampa di ieri, oltre a tutti componenti del Comitato, erano presenti il presidente dell’ordine degli archietti, Vito Maria Mancuso, l’archietto Vito Corte, l’agronomo Giuseppe Pellegrino, Pietro Savona, il senatore Fabrizio Bocchino, semplici cittadini e professionisti, rappresentanti di Legambiente, Italia Nostra e FIAB.
Lo ripetiamo, l’azione del Comitato ha dimostrato come il corretto esercizio della cittadinanza attiva è stato fondamentale per dare una svolta positiva alla vicenda e, crediamo, anche alla visione complessiva della gestione del Verde pubblico. Una “ricetta” semplice che può essere applicata, crediamo, anche ad altri ambiti e problematiche della città.
Fonte: www.trapanioggi.it
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