Lo scenario e la profezia
Ammetto: le elezioni siciliane suscitano in me lo stesso interesse del comportamento sessuale degli scarafaggi, zero.
Dicono che abbia vinto il centrodestra. Bene. Meglio della sinistra che rischia di andare in malora, con le sue beghe e la sua ostinazione nell' approvare leggi contrarie alla volontà dei cittadini. D' altronde è noto: i progressisti dicono di amare il popolo, però detestano la popolazione, la schifano, la considerano rozza, ignorante, buzzurra.
Lo abbiamo già scritto e lo ribadiamo: il governo dell' Isola, qualsiasi colore abbia, non combina mai niente. Tira a campare. Paga i forestali. Crea buchi spaventosi nei bilanci, non è in grado di sistemare alcunché. Tanto è vero che da oltre mezzo secolo si registra ogni anno a Palermo un fallimento. Gli amministratori bruciano soldi in quantità e la gente seguita a campare malamente. Il potere regionale serve soltanto a distribuire favori a questo e a quello, foss' anche mafioso.
Oggi il centrodestra esulta poiché è arrivato primo. Ma non avrà una maggioranza. La troverà dopo estenuanti trattative. I voti costano. Se li compri li devi pagare in natura: poltrone e poltroncine. Coloro che affiancheranno Musumeci, il governatore, saranno in qualche modo ricompensati. Non oso pensare come e con che cosa.
La politica ha nauseato: lo si deduce sia dalla scarsa affluenza alle urne, sotto il 50 per cento, sia dal numero di suffragi raccattati dal Movimento 5 stelle, considerato l' ultima spiaggia della protesta. Dei grillini piace la tendenza a mandare tutti affanculo. Quando gli elettori capiranno che anche i pentastellati sono stolti quanto i concorrenti tradizionali, eviteranno con cura di sceglierli. Per adesso sono disposti a "provarli". Li provano per disperazione, non per convinzione.
Oggi lasciamo esultare Silvio e i suoi alleati. Ci uniamo ai canti di gloria per simpatia umana. Però avvertiamo che la penisola non è un aranceto e non sarà semplice per alcuno conquistarla e governarla. Non vi è anima che si fidi dei soliti leader. Chi è scocciato si aggrega a Grillo non perché questi sia una soluzione, bensì perché interpreta i pernacchi che la massa desidera indirizzare alla cosiddetta classe dirigente, incapace di comprendere le esigenze che sorgono dalla base. Ciò che è avvenuto in Sicilia è significativo per una sola ragione: gli scassati grillini avanzano come topi sul formaggio. Se lo mangeranno tutto. E non importa se Di Maio rifiuta il confronto televisivo con Renzi. Perfino la tv ha rotto le scatole.
di Vittorio Feltri
Fonte: www.liberoquotidiano.it
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.