20 novembre 2017

PRECARI LSU – CASSAZIONE BOCCIA LA REITERAZIONE DEI CONTRATTI A TERMINE. LE NUOVE PRONUNCE APRONO LA STRADA ALLA PROPOSIZIONE DI NUOVE AZIONI GIURISDIZIONALI PER IL RISARCIMENTO DEI DANNI


17 Novembre 2017
Recentissima ed innovativa giurisprudenza della Corte di Cassazione ha affermato l’applicabilità ai Lavoratori Socialmente Utili siciliani della disciplina sul divieto di reiterazione di contratti a termine, aprendo scenari del tutto nuovi nel contenzioso finalizzato alla tutela dei precari.
Le nuove pronunce (depositate nell’ottobre 2017) di fatto aprono la strada alla proposizione di nuove azioni giurisdizionali per il risarcimento dei danni derivanti dall’illegittima reiterazione dei contratti a termine, sovvertendo la giurisprudenza precedentemente formatasi presso i Tribunali e le Corti d’appello della Sicilia.
Secondo la Corte di Cassazione, la disciplina regionale che fino ad oggi aveva giustificato l’esclusione dei lavoratori SU dal campo di applicazione delle norme limitative della reiterazione dei contratti a termine non può in alcun modo esimere il Giudice da un “esame del contratto e del concreto connotarsi del rapporto rispetto alla disciplina che prevede le fattispecie legali escluse”.
Detto altrimenti, a prescindere dalla qualificazione formale del rapporto come LSU, occorrerà comunque verificare se in concreto le mansioni svolte dall’interessato corrispondano a quelle previste per un soggetto assunto con contratto di lavoro dipendente “ordinario”.
Peraltro, aggiunge la Corte, l’applicazione della disciplina che sanziona l’abuso nella reiterazione dei contratti a termine, essendo qualificabile come norma di diritto civile, esula dalle materie oggetto di potestà legislativa regionale.
Pertanto, non rientra fra i poteri del Legislatore regionale quello di escludere una determinata categoria di contratti di lavoro dall’applicazione delle norme che penalizzano l’abuso dei contratti a termine, ove questi presentino i requisiti di sostanza descritti dalle norme nazionali.
La sentenza in questione determinerà un sensibile cambio di rotta nella giurisprudenza siciliana, fino ad ora ferma nell’escludere categoricamente la sussistenza di qualsiasi presupposto risarcitorio in capo ai LSU.
Proprio in ragione di tale fatto nuovo, saranno avviate le azioni per il riconoscimento di un risarcimento in favore dei tanti LSU che ormai da tanti anni vivono nel precariato.

Articolo a cura dell’ Avv. Maria Saia e dell’Avv. Massimiliano Valenza

Fonte:  www.avvocatosaia.com



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