Riforma delle pensioni: il confronto tra Governo e sindacati. Le ultime novità sulla riforma delle pensioni vengono dal confronto in corso tra Governo e sindacati sull’età pensionabile e l’aspettativa di vita.”La trattativa fra il Governo ed i sindacati sulle necessarie modifiche da introdurre al sistema pensionistico è entrata ora nella fase più delicata”, ha affermato il segretario confederale della Cisl, Gigi Petteni, intervenuto ad una iniziativa di Confartigianato a Milano.
Petteni ha sottolineato che la Cisl “apprezza le aperture importanti e le proposte del Governo Gentiloni che sono state fatte negli incontri tecnici sul sistema di calcolo dell’aspettativa di vita, sull’equiparazione della previdenza integrativa tra lavoratori privati e pubblici, l’allargamento della platea dei lavori gravosi che resteranno fuori dall’innalzamento dell’età pensionabile”, ma, ha sottolineato:”Ci sono ancora delle questioni delicate che dobbiamo approfondire che riguardano soprattutto la previdenza dei giovani, le donne ed il lavoro di cura“.
Tutte le energie e gli sforzi sono rivolti a lunedì 13 novembre, quando si terrà un nuovo vertice tra l’esecutivo e le parti sociali. “Ora bisogna fare l’ultimo sforzo per cercare di trovare lunedì un’intesa che è sicuramente alla portata delle parti, venendo incontro alle giuste attese dei giovani, dei futuri pensionati e dei più deboli, così come abbiamo fatto l’anno scorso con la prima parte dell’intesa sulla previdenza”, ha sottolineato il leader sindacale.
Petteni ritiene insufficiente la proposta del Governo sul tema del blocco dell’automatismo sulle aspettative di vita per l’accesso alla pensione: “15 in tutto le categorie per le quali l’esecutivo ha annunciato lo stop dell’aumento a 67 anni dell’età pensionabile dal 2019, quattro in più rispetto alle 11 già fissate. Si tratta dei lavoratori agricoli, siderurgici, marittimi e dei pescatori”.
Pensioni, età pensionabile e lavori usuranti.
Entra nel dibattito sulla riforma delle pensioni e dell’età pensionabile la Fai Cisl, per la quale serve una svolta sulle pensioni dei comparti agricoli, alimentari e ambientali. Il segretario generale della Fai Cisl, Luigi Sbarra, intervenuto a Modena nell’ambito del direttivo della federazione territoriale dell’Emilia Centrale ha dichiarato:” Valorizzare la specialità di questi settori vuol dire anche riconoscere la specificità del lavoro sui quali si fondano, a partire dalla gravosità di certi impieghi, per i quali non si può pretendere il pensionamento a 67 anni. Ci vuole equità: ne va della salute e della dignità di tanti lavoratori, ma pure della sostenibilità di settori che spingono lo sviluppo del Paese”.
Sbarra ha auspicato che il tavolo aperto tra Governo e sindacati “conduca tra l’altro all’apertura di un confronto sul riconoscimento dello status di lavoro usurante per braccianti agricoli, imbarcati pesca, addetti alimentaristi e per gli operai idraulico-forestali impegnati in contesti di forte disagio“. Si tratta di “un passo di civiltà, da affiancare al necessario e urgente allargamento del bacino dell’Ape Sociale e al blocco di un innalzamento automatico dell’età pensionabile che condanna i lavoratori dei nostri comparti a un percorso oggettivamente insostenibile”.
“Il nostro impegno”, ha concluso Sbarra, prosegue in tutta Italia con campagne di assemblee nei luoghi di lavoro e su tutti i territori, e una raccolta firme a sostegno di queste riforme e della nostra complessiva piattaforma programmatica”. Qui puoi trovare le ultime news e novità su riforma pensioni.
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