01 Novembre 2017
Paolo Salsotto, ex comandante provinciale della Guardia Forestale, ha fatto notare: "Tre ore di volo di un Canadair costano quanto un anno di lavoro di un Forestale"Non si placano le polemiche per la gestione dell'emergenza incendi, che ha coinvolto in particolare la provincia di Torino. Emergenza non ancora rientrata, ma decisamente migliorata rispetto ai giorni scorsi.
E' stato un lavoro immane, durato giorni e notti, con il coinvolgimento di migliaia di volontari AIB, gli operatori regionali "antincendi boschivi", Vigili del Fuoco, volontari della Protezione civile e mezzi aerei. Costi altissimi per la Regione. Basti pensare che un'ora di volo di un Canadair costa 11.500 euro, di un Erikcson 16mila. "Due, tre ore di volo di questi mezzi equivalgono allo stipendio annuo di un Forestale", il commento, non privo di amarezza, di Paolo Salsotto, ex comandante provinciale della Forestale, corpo che, dal 2016, è stato soppresso. E sono in molti, in questi giorni di fuoco e fiamme in molte delle nostre vallate, a rimpiangerlo.
Mentre le polemiche, come le fiamme, divampano. Il Conapo, sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco, aveva richiesto aiuto già venerdì della scorsa settimana, come conferma il segretario regionale Claudio Cambursano: "Noi interveniamo ovunque, ma da noi fino a stamattina non era arrivato nessuno, tranne qualche DOS (direttore operazioni di spegnimento) da fuori regione, che però non conosce il territorio. Abbiamo avuto vigili del fuoco bloccati tra le fiamme, una decina di intossicati, abbiamo raddoppiato i turni da 12 a 24 ore. C'è stato un problema di organizzazione e di competenze. Senza contare che interveniamo con mezzi vecchi di 40 anni. Si lavora ormai solo in funzione delle emergenze, mai in prevenzione".
Prevenzione, appunto. Ciò di cui si occupavano proprio i Forestali. "Non credo, personalmente, che ci sia stata una sottovalutazione della situazione - spiega ancora Salsotto. La Regione, per la gestione degli incendi boschivi, punta sugli AIB, che hanno una preparazione specifica sugli incendi; quello che è mancato, però, è un DOS (direttore operazioni di spegnimento) territoriale, un direttore delle operazioni di spegnimento con una conoscenza specifica dei luoghi di intervento. I vigili del fuoco hanno fatto un lavoro immane, ma il più delle volte non conoscono l'area dove sono chiamati ad operate".
"Fino al 2016 la funzione del DOS era prerogativa proprio dei forestali, che coordinavano i mezzi aerei con gli AIB e i vigili del fuoco, perché conoscevano la vegetazione, in che modo può bruciare, i punti di rifornimento d'acqua, i sentieri, le pendenze. C'era un rapporto consolidato con il territorio. E spesso viene sottovalutato un aspetto: gli incendi boschivi si spengono da terra".
Fonte: www.torinoggi.it
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MA DOVE LI QUADAGNA 42.000€ un operaio forestale x tutto l anno?
RispondiEliminaChi scrive ha una matematica tutta sua ....... mi viene solo da ridere .... FEDELE B.N. D2 Catania
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