Versalis (Eni), ESA e Università di Palermo (UNIPA) hanno tenuto a Palermo un workshop tecnico per fare il punto e illustrare i primi risultati della collaborazione finalizzata allo sviluppo di coltivazioni sperimentali di guayule in Sicilia. Tra i relatori, sono intervenuti i rappresentanti dell’ESA-Ente Sviluppo Agricolo, dell’assessorato regionale alle politiche agricole e accademici del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università di Palermo.
Versalis è uno dei principali produttori di gomme sintetiche a livello internazionale e l’interesse per il guayule nasce dalla volontà di estendere il proprio portafoglio prodotti con la gomma naturale, in coerenza con altri progetti di chimica da fonti rinnovabili, e cogliere al contempo un’opportunità supplementare di business.
Il progetto è nato nell’ambito del Protocollo di Intesa per l’area di Gela sottoscritto il 6 novembre 2014 da Eni e società controllate presenti sul territorio, governo, istituzioni regionali, organizzazioni sindacali e Confindustria Centro Sicilia, che prevedeva uno studio di fattibilità per la realizzazione di produzioni di lattici da guayule articolato in tre fasi: la realizzazione della filiera agricola, con un potenziale di 5000 ettari coltivati in collaborazione con la Regione Sicilia e l’ESA-Ente Sviluppo Agricolo; la valutazione dell’impianto di produzione, per una capacità di 5000 tonnellate all’anno, e la definizione delle infrastrutture necessarie.
Il guayule (Parthenium Argentatum), è un arbusto originario delle aree desertiche del Messico settentrionale e sud ovest degli Stati Uniti. Ha dimostrato di essere una promettente fonte di gomma naturale di elevata qualità. Il guayule non è destinato all’uso alimentare, richiede poca acqua e rappresenta una fonte alternativa di gomma naturale grazie alle sue proprietà ipoallergeniche, a differenza della più comune gomma da Hevea (caucciù). Le produzioni di gomma naturale da guayule trovano applicazione sui mercati dei beni di largo consumo e del settore medicale, con l’obiettivo di raggiungere anche quello dell’industria degli pneumatici.
I risultati derivati dalle coltivazioni sperimentali realizzate in terreni di proprietà dell’Ente Sviluppo Agricolo, presentati durante il workshop, hanno evidenziato la necessità di migliorare alcuni importanti aspetti agronomici nei prossimi anni e di realizzare conseguentemente una piattaforma tecnologica capace di valorizzare interamente la biomassa prodotta in campo. A partire dal completamento della fase sperimentale delle coltivazioni in Sicilia previsto nel 2018.
Fonte: palermo.blogsicilia.it
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