20 ottobre 2017

INCENDI, ECCO I FONDI PER RIMBOSCHIRE LA SICILIA



di Rosario Battiato
Prorogato fino al 20 dicembre il termine del bando regionale da 30 mln a sostegno della forestazione. Da poco confermato anche il piano del Governo da 5 mln per le aree protette

PALERMO – Prorogato fino al prossimo 20 dicembre il termine ultimo per partecipare al bando pubblicato sulla Gurs n. 20 del 12 maggio scorso relativo al sostegno alla forestazione e al rimboschimento nell'ambito del Psr Sicilia 2014-2020.
A disposizione dei siciliani ci sono 30 milioni di euro, di cui 18,1 milioni di Feasr. Nei giorni scorsi il ministro Galletti ha inoltre confermato il piano nazionale di cinque milioni di euro per riforestare le aree protette percorse dagli incendi.

Per la Sicilia sono opportunità per mettere in sicurezza il territorio contro il dissesto e per riprendere la forestazione in seguito agli incendi della scorsa estate che hanno principalmente colpito le aree protette isolane.

A definire le modalità e le procedure connesse all'attuazione del bando regionale
è stato il dipartimento dello Sviluppo rurale che ha circoscritto l'ambito di azione della sottomisura in quanto finalizzata “all'imboschimento di terreni agricoli e non agricoli allo scopo di contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici, alla difesa del territorio e del suolo, alla prevenzione dei rischi naturali, alla depurazione e regimentazione delle acque ed alla tutela e conservazione della biodiversità”.

Diverse le modalità di calcolo nella tabella che ospita i criteri di selezione.
Il punteggio massimo è assegnato a quelle aziende che ricadono nelle aree a più elevato rischio/pericolosità di frane (25 punti), un dato che deve essere confermato dalla cartografia del piano di assetto idrogeologico (Pai), al secondo posto (20 punti) ci sono le aziende che ricadono in aree Natura 2000, da confermare tramite consultazione del sistema territoriale Sian, e in zone ricadenti in area a vincolo idrogeologico, con attestazione tramite cartografia. In generale l'assegnazione del punteggio considera un massimo di 20 punti per l'ambito della localizzazione, in base alla tipologia di area rurale, 20 punti per il valore ambientale (parchi, riserve, aree natura 2000), 45 punti per il rischio ambientale (frane e vincolo idrogeologico), 10 punti per interventi confinanti con complessi boscati esistenti. Inoltre, a parità di punteggio, sarà data priorità agli interventi localizzati in aree a rischio desertificazione.

Le domande di presentazione devono essere caricate sul Sian
(sian.it), il sistema informativo unificato di servizi del comparto agricolo, agroalimentare e forestale messo a disposizione dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dall'Agea - Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura per assicurare lo svolgimento dei compiti relativi alla gestione degli adempimenti previsti dalla Politica Agricola Comunitaria, con particolare riguardo ai regimi di intervento nei diversi settori produttivi. Ci sarà tempo fino al prossimo 20 dicembre in seguito alla proroga sancita dal dirigente del dipartimento Sviluppo rurale e territoriale, che aveva visto scadere la prima data ultima di rilascio proprio ieri. Le domande, in seguito al caricamento online, dovranno essere presentate anche in forma cartacea agli uffici provinciali del dipartimento Sviluppo rurale.

Il piano del governo da 5 milioni di euro prevede il miglioramento della resilienza degli ecosistemi e la conservazione della biodiversità dei sistemi forestali.
Si prevedono progetti per interventi di recupero e rinaturalizzazione del materiale legnoso e per la tutela della risorsa suolo (finanziamento, controllo dell'acqua piovana) nonché per la realizzazione di eventuali vivai derivati, recupero di forme forestali di alto fusto, e infrastrutture per segnalazione e avvistamento incendi.
20 ottobre 2017 - © RIPRODUZIONE RISERVATA

Fonte: www.qds.it




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