di Raffaella Pessina
Ricorso Giulivi: il giudice del Tribunale di Pa si è riservato la
decisione nel merito. Micciché: “Voto in Sicilia deadline per chi vuol
tornare”
PALERMO - La campagna elettorale per il rinnovo di Palazzo dei
Normanni che avverrà entro la fine di quest’anno è segnata soprattutto
da polemiche, divisioni interne ai partiti, cambi di casacca all’ultimo
momento. Nel mirino ci sono i Cinquestelle, complice anche la situazione
politica nazionale in fermento per le prossime consultazioni che vedono
anche a Roma il Movimento Cinquestelle fare la parte del leone.
Sulla vicenda della candidatura di Cancelleri a Governatore della Sicilia si è espresso l’avvocato Lorenzo Borrè,
al termine dell’udienza di ieri mattina al Tribunale di Palermo sul
ricorso presentato dal suo cliente e attivista del M5s Mauro Giulivi
contro le ‘Regionarie’, da cui era stato escluso per la mancata
presentazione di un documento. Il giudice si è riservato la decisione
nel merito. “L’incontro di oggi ha riguardato esclusivamente la
sussistenza o meno dei tempi per indire nuovamente la consultazione e
raccogliere le firme per la presentazione delle liste. Non si è più
discusso della fondatezza dell’esclusione di Giulivi anche perché,
durante l’udienza, abbiamo depositato un’intervista, resa dal sindaco di
Torino Chiara Appendino nel marzo 2017, dalla quale si evince che né
lei, né i consiglieri torinesi avevano sottoscritto il Codice etico.
Documento del quale a Giulivi è stata contestata la mancata
sottoscrizione e da cui, poi, è scaturito il procedimento disciplinare e
l’esclusione dalle regionarie. Secondo noi – ha aggiunto l’avvocato -
c’è ancora tempo per ripeterle”.
La validità della consultazione, che a luglio ha indicato in Giancarlo Cancelleri il candidato presidente,
erano stati sospesi nei giorni scorsi. L’avvocato ha anche specificato
di aver limitato la richiesta della sospensione delle primarie per la
scelta dei consiglieri regionali della sola provincia di Palermo.
Intanto si definiscono le alleanze nel Centrodestra. Questa mattina si
riunisce a Palermo l’esecutivo regionale di Unione Cristiana per
definire le liste elettorali. Nel programma elettorale vi sono
finanziamenti alle piccole e medie imprese e alle famiglie disagiate,
incentivi per i settori agricolo, turismo, e lavoro per i giovani.
Programmi anche per gli anziani e incentivi ai media locali affinché
garantiscano una informazione libera. Ieri si è riunita la segreteria
regionale di Scelta Civica e il commissario regionale di Forza Italia,
Gianfranco Micciché, alla presenza dei senatori D’Ali e Scoma. Scelta
Civica (rappresentata dal segretario regionale, Settimo Minnella, e dal
suo vice, Michele Giacalone) sosterrà - si legge in una nota - Nello
Musumeci e presenterà propri candidati nelle liste di Forza Italia.
Per un deputato regionale (Vincenzo Figuccia) che se ne va, ce n’è un altro che arriva. Si tratta di Nino Germanà,
che ha ufficializzato ieri mattina il suo passaggio da Ap a Forza
Italia nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo dei
Normanni, nella sala stampa. “Ho deciso di rendere noto solo adesso il
rientro nella mia famiglia politica di origine, come amo definirla; dal
mese di maggio ho tentato di far riavvicinare il partito di Angelino
Alfano a Gianfranco Miccichè, col quale ho sempre avuto un rapporto
personale straordinario. Purtroppo non siamo riusciti a trovare
un’intesa politica, perché il cosiddetto Ncd Nuovo Centro Destra nel
tempo si è appiattito sempre di più nei confronti della Sinistra, fino
ad avallare oggi la candidatura di Fabrizio Micari. Alternativa Popolare
non è più la terza gamba della destra, come doveva essere, ma è
diventata la “stampella” della sinistra”.
Presente il commissario di Forza Italia in Sicilia Gianfranco Miccichè che
ha segnato i termini per le alleanze: “Il voto in Sicilia è la deadline
per chi vuol tornare con noi, chi non ci ha seguito oggi e non ci darà
una mano nella campagna elettorale non avrà la possibilità di aderire a
Fi”. Miccichè parlando dei leader di Ap e Centristi per l’Europa ha
detto: “Ritengo che i partiti di Alfano e D’Alia abbiano commesso un
errore a non allearsi con coi, a prescindere dagli accordi nazionali.
Dubito che Renzi manterrà la promessa che ha assunto con Alfano,
pazienza”. Miccichè ha concluso dicendo che “Rosario Crocetta e Giovanni
Ardizzone sono stati i peggiori presidenti di Regione e dell’Assemblea
della storia della Sicilia”.
Infine l’attuale governatore della Sicilia Rosario Crocetta,
che si ripresenta come governatore alle prossime elezioni informa che
“La Corte dei conti di Roma ha respinto l’impugnativa del consuntivo
2016 che era stata richiesta dal procuratore generale di Palermo Pino
Zingale”. Crocetta ha detto che questa è “La prova certa della verità
dei nostri conti. Abbiamo salvato i conti della Sicilia, abbiamo trovato
una Regione ai limiti del dissesto e consegniamo al nuovo governo un
bilancio in attivo, 1.500 opere programmate in Sicilia per gli
investimenti, una programmazione europea avviata, un accordo con lo
Stato che si traduce in 2 miliardi di euro in più ogni anno per il
nostro bilancio.
19 Settembre 2017 - © RIPRODUZIONE RISERVATA
Fonte: www.qds.it
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