CRACOLICI: QUEST’ANNO, COME LO SCORSO ANNO, SIAMO RIUSCITI A GARANTIRE TUTTE LE GIORNATE AGLI OPERAI, UN RISULTATO TUTT’ALTRO CHE SCONTATO ED ABBIAMO DEPOSITATO IN PARLAMENTO UNA LEGGE DI RIORDINO DEL SETTORE

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dell'Assessore Cracolici

Negli ultimi due giorni ho visitato i cantieri forestali di Gratteri, Collesano, Isnello, Polizzi Generosa, Camporeale, Contessa Entellina, Bisacquino e Corleone. Sono molto orgoglioso del fatto che quest’anno nelle stesse giornate sono stati avviati contemporaneamente tutti i lavoratori forestali della Sicilia.
Quando mi sono insediato, molti forestali non erano riusciti a completare le giornate lavorative. Quest’anno, come lo scorso anno, siamo riusciti a garantire tutte le giornate agli operai, un risultato tutt’altro che scontato. Abbiamo depositato in parlamento una legge di riordino del settore che ha ormai tracciato la strada per ridare onore al lavoro forestale stabilendo con chiarezza i compiti e l’importanza di questa funzione. Vogliamo affermare il principio che i forestali sono lavoratori che svolgono attività specifiche sulla tutela delle riserve, la gestione del patrimonio boschivo, la messa a reddito dei boschi, il contrasto al dissento idrogeologico e la prevenzione civile e non persone che percepiscono un sussidio.

Negli ultimi anni il fatto di inseguire esclusivamente la questione certamente legittima relativa numero delle giornate lavorative, ha distolto l’attenzione dal tema delle tutele dei lavoratori e dal ruolo del lavoro forestale in Sicilia.
Con il rinnovo del contratto integrativo abbiamo rimesso al centro il tema dei diritti dopo ben 16 anni.
Per uno come me che ha combattuto per una vita contro le gabbie salariali, non è pensabile che si verifichi una situazione che vede i forestali siciliani con una busta paga inferiore ai forestali calabresi o di Bolzano. Prima di questo accordo, se un forestale si ammalava perdeva la giornata lavorativa, stessa cosa per gli infortuni e i ricoveri. Si tratta di una conquista reale che intende restituire dignità al lavoro forestale. L’indignazione che ha suscitato questo rinnovo contrattuale è figlia del clima ostile che è stato costruito negli anni attorno a questa categoria, che ha portato al paradosso di percepire un diritto come un regalo, o peggio, come un privilegio. Nessuno dice che i 22 mila forestali che lavorano soltanto per alcune giornate all’anno, equivalgono di fatto a 7.500 lavoratori a tempo pieno, così come sono inquadrati nel resto d’Italia. Nessuno dice che il 90% degli incendi in Sicilia non proviene dalle superfici demaniali dove operano i forestali ma da aree private. Serve un’operazione verità che deve partire prima di tutto dagli stessi lavoratori che devono combattere i pregiudizi con un racconto positivo sull’importanza sociale della loro attività. Io continuerò a fare la mia parte, come ho sempre fatto.