Verso le regionali
di Accursio Sabella
L’assessore correrà per uno scranno dell’Assemblea regionale: sarà la quinta volta di fila.
PALERMO - Antonello Cracolici ci riprova. Dopo una riunione con i militanti della sua area, l’attuale assessore regionale all’Agricoltura e deputato del Pd all’Ars ha deciso che si candiderà alle prossime elezioni regionali per uno scranno di Sala d’Ercole.
La notizia verrà probabilmente ufficializzata nelle prossime ore. Ma è in parte una sorpresa: sembrava infatti che l’area che fa capo a Cracolici dovesse essere rappresentata, in occasione di questa competizione elettorale, da altri dirigenti Dem. Ma a convincere Cracolici sarebbe stata la necessità di un impegno in prima persona in vista di una competizione che, stando ai primi sondaggi, per il centrosinistra potrebbe essere molto in salita.
In caso di elezione, per Cracolici, che ha anche ricoperto all’Ars per anni il ruolo di capogruppo del Pd, sarebbe la quinta legislatura di fila. L’assessore infatti è entrato a Sala d’Ercole nel lontano 2001 e da allora non ne è mai uscito: sono 16 anni.
Intanto, il deputato brinda all’intesa ottenuta tra il suo partito e Crocetta: “Sono molto contento – ha detto - per l’esito positivo dell’incontro a Roma tra Rosario Crocetta e il Pd. La decisione di convergere e di costruire una coalizione forte, ci fa superare le incertezze della vigilia e conferma l’utilità dell’ iniziativa portata avanti un questi giorni, anche grazie al lavoro caparbio del segretario regionale del Pd Fausto Raciti, per rivendicare la necessità di un accordo largo che comprendesse il contributo del presidente Crocetta. Un grande risultato – aggiunge Cracolici - che rafforza il centrosinistra in Sicilia e lo schema che vede nella convergenza tra progressisti, riformisti e moderati, una proposta politica competitiva. Adesso abbiamo le carte in regola per sostenere insieme una candidatura di altissimo livello alla presidenza della regione e scongiurare il rischio di consegnare la Sicilia ai populismi rappresentati dal Movimento 5 stelle e dal centrodestra a trazione fascista. Nella terra dell’accoglienza e della tolleranza, il fatto che il presidente della regione siciliana rischi di essere il presidente più di destra che l’Italia possa esprimere – conclude Cracolici - rappresenta un’ipotesi agghiacciante”. Intanto l’assessore si prepara alla quinta campagna elettorale per l’Ars. La prima risale all’inizio del nuovo secolo.
04 Settembre 2017
livesicilia.it
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