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07 Agosto 2017
Ragusa - "Loro lo sanno. Lo sanno". E' con questa consapevolezza e con un tono dimesso, che l'intercettazione finisce. Il video delle incetercettazioni, diffuso dalla polizia di Stato, parla chiaro: i 15 pompieri precari andavano ad appiccare incendi in modo da essere successivamente remunerati per l'uscita.
Una notizia clamorosa, che sta facendo scalpore in tutta Italia e che ha indignato tantissimi cittadini. Nell'intercettazione, qualcuno chiamava riferendo che vi fossero incendi ai cassonetti o in altri posti. L'operatore che rispondeva, inviava la squadra in questione, quelli del turno "D".
Erano anche parenti ed amici che chiamavano il 115 e che venivano istruiti alla perfezione ma ogni tanto commettevano errori. Esaminando tutte le singole schede d’intervento si è riusciti scoprire la ripetitività di alcuni nomi, poi risultati di parenti (anche loro coinvolti nell’indagine) degli indagati così come alcuni numeri di telefono ripetuti ma cambiava il nominativo del richiedente. "Uno si deve spaventare quando ha fatto cose storte", si sente in un dialogo, intendendo per "cose storte" "cose maldestre".
Poi, aggiunge: "Non mi pare che siamo usciti sempre". Ma l'altro risponde: "Amma iutu a dari fuoco. E lo sanno. Lo sanno". La consapevolezza, insomma, di essere stati scoperti. Un gioco perverso che ha mandato in fumo chissà quanto patrimonio boschivo e non solo. Truffa allo Stato. Questo è il reato contestato.
Fonte: www.ragusanews.com
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