del Segretario Generale Uila Sicilia
Antonino Marino
Pietro Pellegrini, nel suo intervento, ha sottolineato la necessità di dedicare “particolare attenzione al tema del welfare aziendale che va sviluppato a partire dalla decontribuzione introdotta dalle ultime manovre, valorizzando la partecipazione bilaterale all’organizzazione del lavoro ed esaltando il principio del ruolo negoziale fra le parti”. Il segretario nazionale ha aggiunto: “Nella ricerca di soluzioni aziendali di prestazioni di welfare complementare e nell'individuazione delle quote di convertibilità occorre affermare il ruolo della contrattazione collettiva”. Per l’esponente dell’organizzazione di categoria Uil, infine, “è indispensabile migliorare la contrattazione sui tempi di vita e lavoro rilanciando il confronto sulla responsabilità sociale d’impresa e sulla certificazione etica. Tutto questo si può fare individuando piattaforme adeguate alla specifica situazione delle singole aziende e dei diversi comparti”.
“Attraverso la contrattazione di secondo livello – ha dichiarato il responsabile regionale alimentaristi Uila, Alessandro Salamone – vogliamo rimettere al centro la persona, utilizzando anche i benefici fiscali in un patto comune tra aziende e lavoratori. Non tutti gli imprenditori, però, sono consapevoli di questa opportunità che non riguarda solamente i loro dipendenti perché consente una significativa riduzione del carico contributivo e migliora decisamente la qualità della vita nell’azienda. Per questo, la Uila ribadisce l’appello al dialogo con gli imprenditori nell’interesse comune”.
Nel suo intervento, il segretario generale Uila Sicilia Nino Marino ha ricordato “l’accresciuta presenza della nostra organizzazione tra i lavoratori alimentaristi siciliani, risorsa umana e professionale fondamentale per la crescita economica e sociale di una terra che ha sempre più bisogno di valorizzare nel mondo, come sta avvenendo, la produzione Made in Sicily”
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