31 luglio 2017
TUSA, LA FORESTALE E I LAVORATORI DELL'ANTINCENDIO SALVANO CENTINAIA DI ETTARI DI BOSCO DA UN INCENDIO
Paesi dei Nebrodi
Il Corpo Forestale intensifica i controlli
di Giuseppe Salerno-30 luglio 2017
L’attività di controllo esercitata dagli uomini del Corpo Forestale, nell’area ricadente nel territorio della Valle dell’Halaesa, nella giornata di ieri, ha salvato centinaia di ettari di bosco presi di mira da criminali incendiari. Il tempestivo intervento di un ispettore del distaccamento forestale di Tusa, assieme alla squadra antincendio composta dai lavoratori forestali stagionali, ha scongiurato una catastrofe ambientale nell’area boscata sughereto nelle contrade Folia e Cerritello, nel territorio di Tusa, dove ignoti avevano, da poco, appiccato il fuoco. Il tentativo piromane si è ripetuto, nel medesimo posto, nel pomeriggio di oggi. Ancora una volta la tempestività degli uomini del distaccamento Forestale di Tusa, giunta sul posto con la squadra antincendio, è riuscita a contenere e spegnere le fiamme. Storie di reiterata ed ordinaria aggressione al patrimonio ambientale. Tante le ipotesi al vaglio degli agenti del Corpo Forestale: vandalismo, interessi criminali, malattia mentale. Il Comando provinciale, ha inviato rinforzi al distaccamento della città alesina che, in abiti borghesi, presidieranno l’area dove insiste l’azione criminale, con l’obbiettivo di beccare, in flagranza di reato, il piromane seriale.
Per ben due volte l’incendio, ch’è stato domato sul nascere, ha inquietato e fatto rivivere, in quanti l’hanno vissuto, lo spaventoso ricordo della distruzione, avvenuta qualche anno fa, di quello che, più di ogni altro, era considerato il polmone verde dei Nebrodi occidentali: il bosco Tardara di Tusa, incenerito dalle fiamme di un incendio durato quattro giorni. Ad appiccare il fuoco, in quella circostanza, la mano criminale dell’uomo. I presunti autori furono individuati e, sugli stessi, avviato un processo penale sul quale i magistrati del Tribunale di Termini Imarese, molto presto, dovranno pronunciarsi.
La spinta irrefrenabile di molti ad appiccare incendi non è che la dimostrazione lampante del fatto che siamo di fronte a un pericoloso fenomeno di massa, ad un attacco violento contro il patrimonio naturale perpetrato da criminali che appiccano incendi in modo intenzionale e senza alcun motivo. La siccità che sta caratterizzando la stagione estiva, con temperature al di sopra della media e una ventilazione che favorisce il propagarsi degli incendi, da un lato, e la gravissima recrudescenza di episodi dolosi, che rappresentano la stragrande maggioranza delle cause degli incendi, dall’altro, hanno portato alla distruzione di ben 25.071 ettari di ecosistema e biodiversità forestale in tutta la Sicilia. L’aggiornamento è al 26 luglio, con dati elaborati e resi noti da Legambiente e raccolti dalla Commissione Europea nell’ambito del progetto Copernico per monitorare e mappare uno dei fenomeni più devastanti in Italia e nel resto d’Europa, gli incendi boschivi.
Fonte: www.nebrodinews.it
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