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dell'Assessore Cracolici
Un signore che dichiara di essere responsabile di un sindacato (Sifos, non firmatario di contratti di lavoro) sponsorizzato da deputati di forza Italia, da mesi alimenta una campagna contro l'amministrazione fomentando odio e demagogia, ha presentato un esposto alle Procure della Repubblica della Sicilia per chiedere che si proceda penalmente nei confronti miei e dell'assessore al Territorio Maurizio Croce da cui dipende il Corpo Forestale della Regione che ha la responsabilità del servizio antincendio.
Ciò che colpisce non è l'esposto, legittimo come qualunque azione tesa a tutelare l'interesse pubblico, ma il tentativo di depistaggio che questo esposto sottende. Non si chiede di investigare verso chi accende i fuochi, che sta devastando il patrimonio vegetale e faunistico della Sicilia, ma verso coloro che di quei fuochi sono vittime, ovvero l'interesse collettivo rappresentato dagli amministratori pubblici.
Questo signore attribuisce alla Regione la colpa dell'aumento dell'attività dei piromani. Cita il 2014 come anno del boom di incendi in Sicilia. Omette di dire che è stato proprio l'anno 2014, come ha ricordato il mio predecessore Nino Caleca, quello in cui venivano avviate le procedure di rilascio delle concessioni dei pascoli mediante evidenza pubblica e previa acquisizione della certificazione antimafia. Quindi dalle parole di questo "masaniello" dovremmo dedurne che della battaglia di legalità condotta dall'amministrazione pubblica se ne fa una colpa e non un vanto. Si sostengono tesi “strampalate” come quella che attribuisce agli assessori la colpa di avere fatto partire l'attività di prevenzione in grave ritardo. Ora, aldilà del fatto che è disarmante assistere a ragionamenti o pseudo tali, costruiti da persone che non sono capaci a fare alcuna distinzione tra le responsabilità di gestione in capo ai dirigenti da quelle di indirizzo proprie dell'autorità politica. Ma dire che gli avviamenti dei lavoratori siano arrivati in ritardo, senza dire che per avviare le persone nei boschi occorre avere il bilancio approvato e operativo, significa mentire sapendo di mentire. Mi chiedo per conto di chi questo signore stia operando? Il bilancio della regione è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il 12 maggio e reso disponibile nel sistema informatico, per consentire gli impegni, a fine maggio. I lavoratori stagionali sono stati avviati da quel momento. Sono stati interamente avviati tutti i lavoratori che svolgono 151 giornate e tutti quelli che fanno 101 giornate. Coloro che invece fanno 78 giornate saranno avviati dopo l'estate per quelle attività che sono compatibili con le fonti di finanziamento extra regionali. Quindi ad oggi i lavoratori sono tutti nei cantieri. E’ utile ricordare e spiegare il lavoro a cui sono addetti le maestranze che operano con il dipartimento sviluppo rurale che dipende dal mio assessorato. Essi operano esclusivamente nelle aree di demanio forestale, quindi in aree di proprietà regionale, dove svolgono attività di manutenzione del bosco, o nelle riserve gestite dal dipartimento. E’ in queste aree che viene effettuata la prevenzione con opere di pulizia del sottobosco e di creazione di barriere tagliafuoco, per prevenire il rischio che i fuochi si propaghino via terra. I roghi di queste ultime settimane, alimentati dal vento, si sono propagati non da terra ma per via aerea e non ci sono barriere taglia fuoco che in queste condizioni possano fermare le fiamme. Va ribadito che gli incendi nella stragrande maggioranza dei casi hanno avuto origine in aree dove NON OPERANO I LAVORATORI del dipartimento sviluppo rurale (terreni privati incolti, cigli stradali).
È evidente che questo signore, con il suo depistaggio sta alimentando il sospetto che la responsabilità dei fuochi sia di chi lavora nei boschi e non di chi non cura le aree private e le strade. Insomma temo che l’autore di questa campagna di mistificazione finisca per danneggiare i lavoratori forestali con accuse folli. Non voglio dire nulla sull'attività del corpo forestale. Su quello spero che risponderà Maurizio Croce. Ma voglio concludere con un impegno: querelerò per calunnia questo signore. Bisogna fermare questo popolo di depistatori con licenza di dire falsità, perseguendoli sia in sede penale che in sede civile. Chissà, magari gli passerà il vizietto di dire bugie.
dell'Assessore Cracolici
Un signore che dichiara di essere responsabile di un sindacato (Sifos, non firmatario di contratti di lavoro) sponsorizzato da deputati di forza Italia, da mesi alimenta una campagna contro l'amministrazione fomentando odio e demagogia, ha presentato un esposto alle Procure della Repubblica della Sicilia per chiedere che si proceda penalmente nei confronti miei e dell'assessore al Territorio Maurizio Croce da cui dipende il Corpo Forestale della Regione che ha la responsabilità del servizio antincendio.
Ciò che colpisce non è l'esposto, legittimo come qualunque azione tesa a tutelare l'interesse pubblico, ma il tentativo di depistaggio che questo esposto sottende. Non si chiede di investigare verso chi accende i fuochi, che sta devastando il patrimonio vegetale e faunistico della Sicilia, ma verso coloro che di quei fuochi sono vittime, ovvero l'interesse collettivo rappresentato dagli amministratori pubblici.
Questo signore attribuisce alla Regione la colpa dell'aumento dell'attività dei piromani. Cita il 2014 come anno del boom di incendi in Sicilia. Omette di dire che è stato proprio l'anno 2014, come ha ricordato il mio predecessore Nino Caleca, quello in cui venivano avviate le procedure di rilascio delle concessioni dei pascoli mediante evidenza pubblica e previa acquisizione della certificazione antimafia. Quindi dalle parole di questo "masaniello" dovremmo dedurne che della battaglia di legalità condotta dall'amministrazione pubblica se ne fa una colpa e non un vanto. Si sostengono tesi “strampalate” come quella che attribuisce agli assessori la colpa di avere fatto partire l'attività di prevenzione in grave ritardo. Ora, aldilà del fatto che è disarmante assistere a ragionamenti o pseudo tali, costruiti da persone che non sono capaci a fare alcuna distinzione tra le responsabilità di gestione in capo ai dirigenti da quelle di indirizzo proprie dell'autorità politica. Ma dire che gli avviamenti dei lavoratori siano arrivati in ritardo, senza dire che per avviare le persone nei boschi occorre avere il bilancio approvato e operativo, significa mentire sapendo di mentire. Mi chiedo per conto di chi questo signore stia operando? Il bilancio della regione è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il 12 maggio e reso disponibile nel sistema informatico, per consentire gli impegni, a fine maggio. I lavoratori stagionali sono stati avviati da quel momento. Sono stati interamente avviati tutti i lavoratori che svolgono 151 giornate e tutti quelli che fanno 101 giornate. Coloro che invece fanno 78 giornate saranno avviati dopo l'estate per quelle attività che sono compatibili con le fonti di finanziamento extra regionali. Quindi ad oggi i lavoratori sono tutti nei cantieri. E’ utile ricordare e spiegare il lavoro a cui sono addetti le maestranze che operano con il dipartimento sviluppo rurale che dipende dal mio assessorato. Essi operano esclusivamente nelle aree di demanio forestale, quindi in aree di proprietà regionale, dove svolgono attività di manutenzione del bosco, o nelle riserve gestite dal dipartimento. E’ in queste aree che viene effettuata la prevenzione con opere di pulizia del sottobosco e di creazione di barriere tagliafuoco, per prevenire il rischio che i fuochi si propaghino via terra. I roghi di queste ultime settimane, alimentati dal vento, si sono propagati non da terra ma per via aerea e non ci sono barriere taglia fuoco che in queste condizioni possano fermare le fiamme. Va ribadito che gli incendi nella stragrande maggioranza dei casi hanno avuto origine in aree dove NON OPERANO I LAVORATORI del dipartimento sviluppo rurale (terreni privati incolti, cigli stradali).
È evidente che questo signore, con il suo depistaggio sta alimentando il sospetto che la responsabilità dei fuochi sia di chi lavora nei boschi e non di chi non cura le aree private e le strade. Insomma temo che l’autore di questa campagna di mistificazione finisca per danneggiare i lavoratori forestali con accuse folli. Non voglio dire nulla sull'attività del corpo forestale. Su quello spero che risponderà Maurizio Croce. Ma voglio concludere con un impegno: querelerò per calunnia questo signore. Bisogna fermare questo popolo di depistatori con licenza di dire falsità, perseguendoli sia in sede penale che in sede civile. Chissà, magari gli passerà il vizietto di dire bugie.
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