05 Luglio 2017
Tutto pronto, almeno in teoria, per
rispondere ai rilievi della Corte dei Conti che venerdì scorso ha
deciso di rinviare il parifica del rendiconto generale della Regione
siciliana avviando una fase di interlocuzione e dando
termine alla Regione per spiegare alcune scelte entro il 10 luglio.
Memoria che sarà la base della discussione nell’udienza del 19 luglio quando si decideranno le sorte del bilancio regionale.
L’assessore all’Economia Alessandro
Baccei questa mattina è stato ascoltato dalla Commissione Bilancio
all’Ars ed in quella sede ha sviscerato le risposte che saranno fornite
alla Corte.
Baccei ha raccontato come la giunta ieri
abbia approvato il primo appunto con le linee guida proposte
dall’assessore per la predisposizione delle memorie ma non sarà
sufficiente questo passaggio per definire le risposte. Per ottemperare
ai rilievi della Corte è prevista anche una modifica non al bilancio ma
alle tabelle che lo accompagnano. Una modifica che dovrà passare dalla
giunta.
Ma la Regione non si limita ad
aggiustare quel che può. Nelle memorie rivendicherà il lavoro fatto per
riaggiustare i conti analizzando le perdite dal 2008 in poi. E dunque
quel che ancora non va, è la tesi regionale, è frutto di errori del
passato che non si sono ancora finiti di correggere.
“Se le entrate complessive sono
diminuite – ha detto Baccei in commissione – va detto che le entrate
extraregionali rispondono a logiche della programmazione non dipendenti
da noi, ma l’analisi più interessante per la solidità del bilancio
regionale riguarda l’analisi dei fondi regionali che mostra saldi
diversi. Le entrate infatti sono cresciute di quasi due miliardi di
euro, mentre le spese sono diminuite di quasi 900 milioni da inizio
legislatura”.
Nella valutazione dell’assessore si
tratta, dunque, di accantonare una somma di circa 120 milioni di euro
per garantire i Lea (Livelli essenziali di assistenza). una manovrina
non indolore ma certamente di poco conto rispetto ai buchi del passato.
Una boccata d’ossigeno ariva, secondo
l’assessore, dalla scelta delle agenzie di rating internazionale di non
modificare la solvibilità della Sicilia che ha loi stesso rating
dell’Italia e dunque non può essere migliore di così.
Tutto dovrà, comunque èpassare dalla
giunta già convocata per venerdì e per Baccei ci sono i presupposti per
spiegare al meglio alla Corte i motivi per cui il bilancio va parificato
ma ” Quello che può succedere -ha detto -non lo so”.
Intanto il Presidente dell’ars Giovanni Ardizzone chiarisce che l‘Ars non ha ritardato la convocazione del governo per chiedere chiarimenti sul bilancio
“La data del 10 luglio, concordata peraltro con i capigruppo
parlamentari, non è casuale. Era il primo giorno possibile, visto che
proprio la Corte dei conti l’ha fissata come scadenza affinché il
governo presentasse le controdeduzioni. E’ stata scelta – dice Ardizzone
– adottando tutte le precauzioni istituzionali del caso, infatti,
proprio per permettere all’esecutivo di poter prima rispondere ai
rilievi mossi dalla Corte dei conti. Sbaglierebbe il presidente Crocetta
a non partecipare alla seduta straordinaria, per la quale ha già dato
la sua disponibilità l’assessore all’Economia, Baccei. Correttamente, se
lo ritiene, Crocetta potrà chiedere che, invece, il dibattito in Aula
si svolga dopo il 19 luglio, giorno nel quale la Corte dei conti terrà
la nuova udienza di parifica del rendiconto. Riferire in Aula, subito
dopo il deposito delle controdeduzioni, ha un valore istituzionale e
politico di rispetto nei confronti di tutto l’arco parlamentare presente
in Assemblea”.
di Manlio Viola
Fonte: palermo.blogsicilia.it
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