19 Luglio 2017
Dopo la decisione della Corte dei Conti che ha stabilito di parificare il bilancio della Regione, pur sollevando delle criticità sulla partecipate, piovono critiche dalla forze d’opposizione, non tanto sulla sentenza quanto sulla volontà manifestata da Rosario Crocetta di ricandidarsi alla presidenza.
“Apprendiamo che malgrado il ribadito atto di accusa del procuratore generale Pino Zingale, che ha ritenuto insoddisfacenti i correttivi apportati dal governo Crocetta, la Corte dei Conti ha approvato il consuntivo 2016 della regione Siciliana. Tale approvazione ha più un sapore di benevolenza che di reale convincimento sulla bontà del provvedimento finanziario di Palazzo d’Orleans. Per Crocetta e il PD è il triste epilogo di un’esperienza fallimentare sotto tutti i punti di vista e in tutti i settori, non ultimo quello finanziario, con una Regione non solo svenduta alle politiche finanziarie nazionali ma anche mortificata da una mera clemenza dei giudizi di controllo”, così l’onorevole Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’ARS.
“Crocetta sta combattendo una battaglia facile perché nessuno vorrà mai contendersi i risultati conseguiti negli anni del suo governo, piuttosto immagino una gara a prenderne le distanze”, così il senatore Francesco Campanella (Mpd – Articolo 1) commenta la decisione di Rosario Crocetta di ricandidarsi alla presidenza della regione siciliana dopo l’approvazione da parte della Corte dei Conti del bilancio 2016.
“La Sicilia ha bisogno di una svolta seria – continua Campanella – diciamo che ha bisogno di un governo dopo cinque anni passati alla deriva. Se Crocetta avesse avuto una opposizione vera in Assemblea non sarebbe durato tanto alla presidenza della nostra regione. Per sfortuna dei siciliani ha sempre avuto dalla sua la comprensione dissimulata del M5S. Penso che l’unica cosa peggiore del governo Crocetta possa essere un governo Cancelleri, con il Movimento Cinque Stelle al comando”.
Per Alice Anselmo, presidente del gruppo PD all’Ars, “il giudizio di parifica della Corte dei Conti fa finalmente chiarezza sul buon lavoro fatto dal governo, grazie anche al contributo del gruppo PD all’Ars, per il risanamento e la messa in sicurezza del bilancio regionale”.
“La magistratura contabile, nel pieno rispetto delle sue competenze e del suo ruolo, aveva chiesto alcuni approfondimenti sui quali l’assessore Baccei ha fornito i chiarimenti necessari. Per quel che riguarda il fondo sulle società partecipate – sulle quali il governo ha comunque già fatto molto – e sull’Ast, siamo pronti a lavorare fin da adesso per le correzioni necessarie. Ora però – conclude Anselmo – archiviamo le polemiche alimentate ad arte da quelle forze politiche che sanno solo remare contro gli interessi della Sicilia, e utilizziamo al meglio questo scorcio di legislatura per approvare alcuni importanti provvedimenti attesi da molte categorie”.
“Crocetta esulta per la parifica, ma non c’è assolutamente nulla da gioire perché si tratta di una quasi bocciatura dato che i rilievi avanzati fanno emergere come i conti della Regione non sono assolutamente in ordine. Il gioco delle tre carte di Crocetta e PD è fallito”.
E’ secco il commento del candidato alla presidenza della Regione Siciliana per il Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri a proposito del giudizio di parifica delle sezioni riunite della Corte dei Conti.
“Si rende necessaria per il prossimo governo – propone Cancelleri – che la prima azione da fare sia quella di avviare la procedura speciale della due diligence con la Corte dei Conti, procedura che prevede la verifica della veridicità di tutte le entrate e di tutte le uscite. Se c’è qualcuno che ha mentito ai siciliani, con quella procedura verrà smascherato e dovrà poi risponderne davanti agli organi della Procura della Repubblica”.
Fonte: catania.blogsicilia.it
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