Due giorni di scirocco neanche troppo forte, le temperature elevate, la mano criminale di chi ha appiccato il fuoco e ancora una volta, purtroppo, il risultato è un devastante incendio che ha distrutto gran parte del territorio di Erice e dintorni. A qualche giorno dall’incendio non si sono ancora spente le polemiche, e a finire sotto accusa è in particolare il governo regionale per la totale mancanza di attività di prevenzione, tra l’altro gli amministratori comunali di Erice qualche giorno prima avevano incontrato il comandante dei Vigili del fuoco di Trapani per allertarlo e chiedere alla Regione di mettere a disposizione un elicottero di stanza a Valderice, così come fatto negli anni precedenti.
La Regione Sicilia pur avendo le somme
necessarie non ha fatto in tempo a stipulare la convenzione con la
Protezione Civile Nazionale nè a indire la gara per l'affidamento del
servizio ad un soggetto privato.
Tra politica e burocrazia, le autorità preposte hanno fatto ben poco per prevenire i danni e cosa ancor più grave è che si sapeva già da qualche giorno che ci sarebbe stata una rischiosa ondata di calore.
Tra politica e burocrazia, le autorità preposte hanno fatto ben poco per prevenire i danni e cosa ancor più grave è che si sapeva già da qualche giorno che ci sarebbe stata una rischiosa ondata di calore.
Per il neo sindaco di Erice,
Daniela Toscano, ci sarà il massimo impegno per l’accertamento di
omissioni o ritardi degli Enti competenti, inoltre ritiene che abbia
contribuito ad accrescere le proporzioni dell'incendio anche l’utilizzo
di mezzi vecchi e inadeguati. Qui la dichiarazione completa del sindaco
Toscano:
L’ennesimo tentativo doloso di incendiare la montagna di Erice ha
sconvolto una comunità intera che ancora una volta ha dovuto fare i
conti con l’imbecillità di chi, con un vile gesto, ha causato la
distruzione di vastissime aree di vegetazione e di patrimonio boschivo
mettendo in grave pericolo la vita di tanti abitanti le cui abitazioni
sono state sfiorate dalle fiamme che per due giornate consecutive hanno
sconvolto la nostra magnifica montagna.
E’ ancora presto ancora per avere una ricognizione anche sommaria dei danni, è chiaro tuttavia che anche stavolta, come nel passato, la comunità ericina si rialzerà prestissimo. Non appena riceveremo le relazioni di tutti gli organi che a vario titolo hanno collaborato nello spegnimento dell’incendio, assieme alla Giunta valuteremo ogni possibile azione volta a tutelare la nostra comunità e per accertare le possibili omissioni o ritardi che abbiano potuto amplificare i danni dell’incendio.
E’ apparsa chiara, comunque, fin dai primi momenti dell’incendio, l’inadeguatezza di alcuni mezzi intervenuti sul posto. Come è apparso chiaro che nonostante le ordinanze sindacali antincendio emanate dal comune di Erice che impone a privati e soggetti pubblici la realizzazione di adeguate fasce parafuoco, nonché ai vari entri preposti a vario titolo di controllarne l'ottemperanza e di contestarne in tutte le sedi l'eventuale inadempienza, che qualcosa non era andata per il verso giusto.
Ma adesso chi rifonderà i danni subiti dai cittadini anche per la negligenza di Enti pubblici che verosimilmente non hanno ottemperato alle più elementari misure per evitare che tutto ciò potesse accadere? Noi faremo la nostra parte fino in fondo, come sempre abbiamo fatto, e già nelle prossime ore chiederemo la convocazione urgente in Prefettura di un tavolo tecnico per chiarire ogni aspetto e per salvaguardare tutto ciò che è rimasto. Concludo con un sentito e caloroso ringraziamento a tutti gli uomini e le donne di questa comunità che insieme ai volontari delle associazioni di Protezione Civile ed agli instancabili operatori del Comune, della Forestale, dei Vigili del Fuoco e di tutte le Forze di Polizia, con il loro straordinario impegno hanno evitato che la tragedia assumesse proporzioni ancora peggiori.
E’ ancora presto ancora per avere una ricognizione anche sommaria dei danni, è chiaro tuttavia che anche stavolta, come nel passato, la comunità ericina si rialzerà prestissimo. Non appena riceveremo le relazioni di tutti gli organi che a vario titolo hanno collaborato nello spegnimento dell’incendio, assieme alla Giunta valuteremo ogni possibile azione volta a tutelare la nostra comunità e per accertare le possibili omissioni o ritardi che abbiano potuto amplificare i danni dell’incendio.
E’ apparsa chiara, comunque, fin dai primi momenti dell’incendio, l’inadeguatezza di alcuni mezzi intervenuti sul posto. Come è apparso chiaro che nonostante le ordinanze sindacali antincendio emanate dal comune di Erice che impone a privati e soggetti pubblici la realizzazione di adeguate fasce parafuoco, nonché ai vari entri preposti a vario titolo di controllarne l'ottemperanza e di contestarne in tutte le sedi l'eventuale inadempienza, che qualcosa non era andata per il verso giusto.
Ma adesso chi rifonderà i danni subiti dai cittadini anche per la negligenza di Enti pubblici che verosimilmente non hanno ottemperato alle più elementari misure per evitare che tutto ciò potesse accadere? Noi faremo la nostra parte fino in fondo, come sempre abbiamo fatto, e già nelle prossime ore chiederemo la convocazione urgente in Prefettura di un tavolo tecnico per chiarire ogni aspetto e per salvaguardare tutto ciò che è rimasto. Concludo con un sentito e caloroso ringraziamento a tutti gli uomini e le donne di questa comunità che insieme ai volontari delle associazioni di Protezione Civile ed agli instancabili operatori del Comune, della Forestale, dei Vigili del Fuoco e di tutte le Forze di Polizia, con il loro straordinario impegno hanno evitato che la tragedia assumesse proporzioni ancora peggiori.
Fonte: www.tp24.it
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