E’ una barbarie nella barbarie. I
piromani che in questi giorni stanno scatenando numerosi incendi
sull’Italia (i più gravi sul Vesuvio e a Messina) agiscono spesso e
volentieri utilizzando i gatti come “innesco” dei roghi.
Cospargono i gatti, ancora in vita, di benzina, e poi li incendiano
affinché corrano nei boschi fino alla morte, incendiando cespugli,
sterpaglie e vegetazione mai così secca e arida come in questa
drammatica stagione di siccità.
Era già successo lo scorso anno in
Sicilia, sui Nebrodi, dove con questa strategia i criminali
dell’ambiente avevano bruciato quasi 6.000 ettari di vegetazione.
Fonte:www.meteoweb.eu
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