18 Luglio 2017
Altri roghi nonostante l’impegno di vigili del fuoco e forestale. Alemanno: in Sicilia serve un piano straordinarioNon accenna ad allentare la morsa l’emergenza incendi su tutto il territorio nazionale. Gli incendi di questi giorni interessano un po’ tutte le regioni, con particolare riferimento alle tirreniche. In Toscana, in particolare la Provincia di Pistoia, da domenica i Vigili del Fuoco con l'ausilio di un Canadair e due elicotteri stanno cercando di spegnere le fiamme sulle colline sopra Montale e riferiscono che la situazione non è ancora sotto controllo. Altri incendi hanno interessato le province di Siena, Pisa, Livorno e Grosseto.
Oltre alle possibili cause dolose gli incendi sono alimentati anche dalle raffiche di vento. Si sono verificate situazioni critiche nella zona di Ostia, in particolare nella pineta di Castel Fusano, con una persona fermata. Oggi un rogo è divampato nella pineta delle Acque Rosse, con un'alta colonna di fumo. In Campania, oltre a quelli che interessano da giorni il Vesuvio altri incendi sono divampati nella Riserva naturale degli Astroni. Elicotteri e Canadair impegnati nelle province di Salerno e Caserta. In Sicilia non va meglio, i focolai si riaccendono in continuazione e l’emergenza è infinita.
Sulla questione è intervenuto anche il Presidente della Repubblica Mattarella, dicendo che i responsabili vanno puniti severamente. Ma resta il fatto che in una settimana è andata in fumo un'area della Penisola grande quanto quella bruciata in tutto il 2016.
Troppo per il segretario del Movimento nazionale per la sovranità, Gianni Alemanno. “Nell'ultima settimana l'Italia è andata in fiamme. Dal Vesuvio alla Sicilia passando per la Sardegna i roghi sono stati centinaia. Solo a Messina da domenica 9 luglio a giovedì 13 sono andati in fumo 600 ettari di bosco che si sommano ai 250 andati in fumo il 30 giugno scorso. Chiediamo che il governo riferisca in aula perché è evidente che c'è una fortissima sottovalutazione del problema. Occorre innanzitutto un piano straordinario che stanzi risorse per Forestale e Vigili del Fuoco. La Forestale è allo sbando, da tempo in Sicilia per via della disorganizzazione del Governo Crocetta non vengono effettuate le opere di prevenzione come tagliafuoco e sentieri. I Vigili del Fuoco non hanno mezzi e sono infinitamente sotto organico. Serve coinvolgere l'Esercito nel controllo dei boschi. Sul Vesuvio è stato disposto da qualche giorno, in Sicilia invece no. C'è un rischio idrogeologico enorme: serve un piano straordinario. Le colline dietro Messina sono distrutte, alla base di esse ci sono moltissimi villaggi e frazioni: il rischio è che si ripeta la tragedia di Giampilieri che nel 2009 comportò oltre 30 morti per lo smottamento di una collina. Senza una legge severissima che punisca i piromani, il danno all'ambiente è incalcolabile. E la paura per le persone pure”, conclude Alemanno.
Fonte: www.ilgiornaleditalia.org
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