27 luglio 2017

ERA LA SICILIA ORA E’ CENERE


26 Luglio 2017
La cosa più intima della nostra vita è la nostra terra è la nostra Sicilia, sia per l’affetto che essa ci da, e, per il mare, ma, soprattutto, per il verde dei boschi, verde che ormai è diventato cenere, a causa di molti incendi che hanno devastato molti ettari di zone boscate e non. La Sicilia è terra di turismo, nelle riserve boschive, nei nostri mari, e, nei nostri parchi, ma per motivi ancora ignoti e di ignoti piromani tutto ora è solo cenere, grigia brutta a vedersi, e, brutta a respirare, e, questo è un punto negativo per il turismo estivo.

Nessuno si prende la colpa degli incendi, nessuno ha peccato, nessuno sa niente, ma gli incendi irradiano sempre di più nella nostra terra e quest’anno sono aumentati enormemente, così si rischia di vedere il nostro paesaggio incenerito e carbonizzato.

Ma cosa sta succedendo in Sicilia?

Nessuno sa la verità sugli incendi!!!

Ormai l’unico conforto è di dire che nessuno ha peccato, ma la Sicilia che sembrava un paradiso terrestre, ora, sembra un inferno, e in qualsiasi posto ci si giri si vedono fiamme indomabili.

Forse qualcuno ha tradito la Sicilia? O forse no?

O forse sotto sotto ci sono mille interessi? O forse ancora no?

Ma nessuno sa niente!!!!

E noi non vogliamo dare la colpa a nessuno, chissà la colpa, forse, è solo dei piromani.

Adesso quale sarà la riabilitazione dei boschi bruciati?

Questa per la Sicilia è un’epopea storica, un’epopea sociale, un’epopea regionale di fuoco e fiamme che mai avremmo voluto vedere.

Ora bisogna trovare nuovi metodi lavorativi forestali per ripristinare e prevenire i nostri boschi nel futuro. Il primo grande amore per i forestali è la natura verde, così superba di bellezza e di fascino, così ricca di varie e pure sensazioni tra le piante che emanano profumi. Nel dominio dell’immaginazione siciliana vi erano luoghi incantevoli, dove gli alberi sospiravano e i fiumi mormoravano e molte piante verdi emanavano profumi genuini, assai lontane, ora, sono queste immagini poiché molti boschi ora respirano solo cenere e fumo.

Ed io conosco perfettamente questa regione, questi boschi dove lavoro, dove prima era tutto verde ed ora solo valli di ombre grigie e molte piante accese dalle fiamme: cosa brutta a vedersi e a respirare.

Noi vogliamo il nostro verde, e dobbiamo sormontare tutte le difficoltà politiche dell’esistenza forestale, e trovare una pace, non ribelle ma serena senza fiamme. E mentre ancora da lontano, nella notte silenziosa si vedono mille fiamme bruciare terre e piante, noi pensiamo che tutto sia stato un brutto sogno, ma, invece, è tutto pura e crudele realtà tra le fiamme.

Il verde non ha colpa, le piante non hanno colpa, i boschi non hanno colpa alcuna, la natura non ha nessuna colpa se l’uomo in Sicilia è sempre in guerra e pace, con uno scatto di frenesia che serpeggia la sua mente, ma noi vogliamo una coscienza sana e pura senza fiamme, ora tutto porta al disastro economico, molti turisti hanno disdetto le loro vacanze in Sicilia, altri sono scappati e l’immagine di una terra bruciata è poco piacevole per il mondo intero.

Vogliamo l’intensità di una riforma forestale che tuteli i boschi, che previene agli incendi e che porti lavoro a contatto con il verde, che educhi al verde, che abbia metodi adeguati a prevenire il fuoco nei boschi. Tutte le volte che la Sicilia brucia è come se bruciasse una parte di noi, una parte del nostro lavoro.

Santo Cortese
www.forestalisicilia.com




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