27 luglio 2017

EMERGENZA ROGHI, BOOM DI ARRESTI: SOLO A LUGLIO 12 PERSONE IN MANETTE. L'IDENTIKIT DEGLI INCENDIARI. IL BLOG: SOLO IN SICILIA LE PERSONE COLTI IN FLAGRANZA SONO 12, QUINDI IL NUMERO E' DESTINATO A CRESCERE. LA NOTA


di ALBERTO CUSTODERO
Le indagini dei carabinieri Forestali hanno portato a quasi quattrocento denunce da inizio anno. Tra chi è stato ammanettato, minorenni che hanno fatto una "bravata", agricoltori, idraulici. Sono persone di tutte le età, anche molto anziane, chi per pura follia, chi per liberarsi di rifiuti speciali


ROMA - Ventiquattro piromani arrestati, quasi quattrocento denunciati. Nel primo semestre del 2017 le persone finite in carcere con l'accusa di incendio doloso sono sette volte di più di tutti quelli del 2016 (erano infatti solo 3 e i denunciati 368). Solo a luglio gli arresti sono stati 12, in cinque regioni: Lazio, Calabria, Campania, Sicilia e Umbria.

Questo incremento di arresti e denunce ha una duplice risposta: un maggior numero di incendi e una migliorata capacità degli investigatori di individuare in flagranza di reato i responsabili. E il fatto che si concentrino a luglio - con la siccità che ha colpito l'Italia e la vegetazione sempre più secca che rende la propagazione più facile, a volte incontrollabile - conferma l'emergenza che in questi giorni sta flagellando le nostre regioni.

Molti roghi restano però senza colpevole e lasciano immensi danni. Solo in Sicilia, per fare un esempio, sono andati in fumo 14mila ettari. In Toscana 350 ettari di bosco sono scomparsi da inizio anno in oltre 300 incendi, il triplo degli anni precedenti.

· IDENTIKIT DEL PIROMANE
Dalle indagini dei carabinieri Forestali, emerge l'identikit di quei "nostri concittadini", per usare le parole di Mattarella, "che appiccano il fuoco per ragioni forse diverse, interessi o strategie di ambienti criminali". O semplice "follia, mettendo "in pericolo la vita delle persone, distruggendo la bellezza del Paese e posti di lavoro".

Non c'è una fascia d'età che si salva, dietro i roghi ci sono ragazzi, uomini o anche anziani. Tra gli arrestati ci sono infatti tre ragazzi sedicenni romani che hanno incendiato il litorale di Montalto di Castro, nel Viterbese, per una "bravata". Come è successo anche nel messinese, dove i responsabili sono addirittura tra i 13 e i 15 anni. In manette un romeno di 24 anni che ha dato fuoco ai boschi del Cilento, e poi un pensionato, un agricoltore, un idraulico.

Alcuni che le fiamme le hanno appiccate dolosamente, per follia o per liberarsi di piccole discariche abusive di rifiuti speciali. Altri gli incendi li hanno causati, diciamo così, per imprudenza, nella maggioranza dei casi per bruciare lo sfalciato dei loro orti: le fiamme, poi, alimentate dal vento, si sono propagate incendiando i boschi vicini. A volte basta un accendino, altre volte l'innesco è più complesso: un oggetto infuocato, fazzoletti, carta igienica appallottolata. 


· GLI ARRESTI DI LUGLIO
Ecco incendio per incendio le indagini che hanno portato all'arresto dei piromani nelle ultime settimane.




Sala Consilina (Sa): arrestato piromane nel Cilento. Il 16 luglio i carabinieri di Sala Consilina hanno arrestato in flagranza un ventiquattrenne di origini romene ritenuto responsabile dell’incendio di un’area boschiva nel Parco Nazionale del Cilento, Alburni e Vallo di Diano. Gli uomini di una pattuglia avevano notato l’uomo aggirarsi tra i boschi dell'area 'Pedemontana' del comune di Teggiano. Il giovane veniva sorpreso proprio mentre lanciava un oggetto infuocato tra le sterpaglie secche. I militari lo hanno bloccato sequestrandogli l'accendino.

Sciacca (Ag): rogo nei pressi delle Terme. Il 17 luglio i carabinieri hanno arrestato in flagranza un uomo sorpreso ad appiccare fuoco a dei mucchi di sterpaglie in prossimità di un terreno incolto nelle immediate vicinanze del centro abitato. Durante la perquisizione, sono stati trovati e sequestrati due accendini a gas utilizzati per appiccare il fuoco.

Lecce: stava incendiando il parco “Bosco e paludi di Rauccio”. Il 17 luglio i militari Forestale di Lecce hanno denunciato alla magistratura una persona intenta ad appiccare un incendio all’interno del Parco regionale 'Bosco e paludi di Rauccio' in località La Loggia. I Carabinieri forestal hanno notato il pensionato accovacciato in prossimità di alcune sterpaglie sul bordo strada, mentre tentava ripetutamente di appiccare il fuoco con un accendino. Accortosi dell'arrivo della pattuglia, l’uomo ha tentato di disfarsi dell'accendino.

Solopaca (Bn): incendio Monte Taburno, arrestato coltivatore diretto. Il 12 luglio, in località Staglio-Santianni di Solopaca, nel Beneventano, i carabinieri Forestali di Solopaca hanno arrestato un 54enne, coltivatore diretto, sorpreso in flagranza mentre appiccava un incendio in un bosco confinante con la sua proprietà. I militari, che stavano monitorando quell'area dove in passato c'erano già stati altri incendi, hanno visto l'uomo mentre appiccava il fuoco in diversi punti. Sul posto intervenivano le squadre antincendio mentre il coltivatore diretto finiva in manette.

Varcaturo (Na): dà fuoco a sterpaglie, parte l'incendio, arrestato 74enne. Il 12 luglio durante un servizio nella cosiddetta “terra dei fuochi” i carabinieri della Stazione di Varcaturo hanno arrestato per incendio doloso un 74enne di Giugliano. L’uomo è stato sorpreso in un fondo agricolo di sua proprietà mentre incendiava sterpaglie "per ripulire il terreno”, come da lui stesso ammesso. Il fuoco però si propagava tutt'intorno causando un incendio di vaste proporzioni per lo spegnimento del quale sono dovuti intervenire i vigili del fuoco di Pozzuoli. L'umo è agli arresti domiciliari.

Caserta: nube tossica dopo incendio, arrestato agricoltore di 75 anni. Il 7 luglio i carabinieri della Stazione Forestale in perlustrazione nella 'terra dei fuochi', lungo la statale che collega Capua a Caserta, all’altezza della località Gradilli, sulle rive del fiume Morto hanno sorpreso un agricoltore di 75 anni che stava dando fuoco a una discarica di rifiuti speciali. L’uomo, affittuario del fondo situato in una proprietà privata, aveva incendiato tubazioni in cemento amianto (classificate altamente pericolose), taniche e cassette in plastica, contenitori in metallo per coperture in disuso in Pcv e altre masserizie. L’intera area interessata dal rogo tossico è stata sottoposta a sequestro.

Rosarno (Rc): appicca fuoco a discarica, arrestato 51enne. Il 19 luglio i carabinieri di Gioia Tauro hanno arrestato in flagranza un uomo di 51 anni che stava appiccando il fuoco su un terreno comunale lungo la statale 18. La colonna di fumo nero che aveva attirato i militari si alzava da un terreno confinante con una ditta di distribuzione di materiale esplosivo, bombole per il riscaldamento e gpl. Il piromane, sorpreso con l'accendino in mano, ha tentato, inutilmente, di fuggire.

Roma/1: idraulico 22 anni incendia pineta di Castelfusano, arrestato. Il 17 luglio mentre divampava l’incendio nella pineta di Castelfusano, a Ostia, tra le vie villa di Plinio e Cristoforo Colombo che venivano chiuse al traffico, i carabinieri della stazione Roma Acilia hanno fermato un idraulico 22enne, originario di Busto Arsizio, sorpreso proprio nell’area d’origine del rogo. Il giovane era stato notato mentre, accovacciato a terra, stava dando fuoco ad alcuni fazzoletti di carta. Inutile il suo tentativo di scappare e nascondersi nella pineta.

Roma/2: arrestato piromane per incendio nella Pineta di Castelfusano. Il 19 luglio i carabinieri Forestali di Roma hanno arrestato un 63enne che avevano sorpreso mentre appiccava un incendio ad alcune sterpaglie nella pineta di Castelfusano. L'uomo era stato notato aggirarsi all’interno della pineta a bordo di una bicicletta. Seguito dai militari, era stato visto nascondersi nella boscaglia da dove, subito dopo, è partito il fuoco. I militari lo hanno raggiunto e bloccato. Si pensa che il piromane sia responsabile anche di altri incendi.

Atripalda (Av): arrestato trentenne sorpreso ad appiccare un incendio. Il 20 luglio, alle prime ore dell’alba, i carabinieri di Avellino hanno arrestato un giovane di Atripalda sorpreso ad appiccare un incendio. I loro colleghi di Atripalda hanno ammanettato un trentenne che aveva appena appiccato il fuoco a delle sterpaglie lungo un'area demaniale che costeggia la tratta autostradale e ferroviaria Avellino-Salerno. All'arrivo dei carabinieri l'uomo ha tentato di nascondersi e di buttare tra le fiamme un accendino. Sempre nella zona, durante la settimana otto persone erano state denunciate alla magistratura irpina accusate di "combustione illecita di rifiuti e immissione nell’aria di fumi pericolosi".

Trevi (Pg): incendia un uliveto, arrestato 57enne. Il 20 luglio un uomo di 57 anni è stato arrestato dopo aver tentato la fuga a bordo di un motorino: i carabinieri di Trevi lo hanno bloccato subito dopo aver dato fuoco a un ettaro di uliveto. L'accusa è di incendio doloso. Nel corso della perquisizione, gli è stato trovato addosso materiale per l’innesco dell’incendio dello stesso tipo trovato nell’area interessata dalle fiamme: carta igienica già appallottolata, ed alcuni accendini.

Montalto di Castro (Vr): appiccano tre incendi, bloccati 4 giovani. Il 23 luglio è andato a fuoco un bosco di pini e cerri lungo la litoranea. I carabinieri, intervenuti sul posto, hanno individuato e bloccato quattro giovani, un 21enne e tre 16enni, tutti di Roma, mentre provocavano un terzo rogo dopo averne appena appiccati altri due a breve distanza. I ragazzi hanno confessato di aver fatto una bravata. Il maggiorenne è stato arrestato mentre i minorenni sono stati denunciati alla rocura di Roma, tutti per il reato di incendio doloso.

Monforte San Giorgio (Me): arrestato per incendio sui Monti Peloritani. Il 23 luglio i carabinieri di Messina hanno arrestato un 28enne del posto. L'uomo è stato bloccato nella zona di Milazzo, nel comune di Monforte San Giorgio, mentre stava allontanandosi dopo aver incendiato le sterpaglie. È sospettati di essere il piromane che ha provocato numerosi incendi che hanno distrutto vaste aree di macchia mediterranea dei monti Peloritani.


Fonte: www.repubblica.it




Nota del Blog

Secondo i dati in nostro possesso, 12 piromani nel mese di luglio li troviamo solamente in Sicilia. Quindi il numero del quotidiano "La Repubblica", non è aggiornato. Ma non è questo il punto su cui ci si deve soffermare. Tra gli incendiari criminali, non troviamo nessun lavoratore forestale. Peccato che nessuno ne parla, ogni qualvolta che si sviluppa un incendio i primi sospetatti sono proprio i forestali che non hanno nessun tipo di interesse a distruggere l'ambiente, anzi. 
Statene certi che su questo argomento ci ritorneremo


In Sicilia, nel mese di luglio sono 12 i criminali piromani colti in flagranza di reato




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