Il ciclone Caronte non allenta la morsa nell'Isola: anzi il picco è in arrivo. Dalla siccità agli incendi, si fanno sentire anche gli effetti collaterali dell'ondata di calore
28 Giugno 2017
CATANIA - Chi ha potuto ha cercato refrigerio al mare. Ma non sempre chi si è rifugiato sulle spiagge e litorali è riuscito ad evitare l’afa, che sta attanagliato gran parte della Sicilia, con temperature da capogiro. Complice l’elevata umidità, il caldo avvertito è stato largamente superiore ai gradi segnati dal termometro, con 10-12 tacche in più rispetto alle cifre reali.
E le temperature sono da record. Basti pensare che tra la Valle d'Aosta e la Sicilia ci sono ben 20 gradi di differenza, un numero che dà la dimensione del "divario" Nord-Sud sul fronte meteo, con il maltempo che "impera" al settentrione e il sole e l'afa "regine incontrastate" al mezzogiorno.
A prendere lo "scarto termico" tra le due regioni come esempio sono i meteorologi del Centro Epson Meteo-Meteo.it, secondo i quali al Sud sono previste punte fino a 40 gradi, mentre al Nord un’intensa perturbazione atlantica porterà un deciso calo delle temperature. E il picco del caldo al Sud in realtà ancora non è arrivato: la fase di caldo intenso è attesa tra oggi e sabato 1 luglio. Quindi sarà questo finale di mese ad essere incendiato dalla massima espressione dell'anticiclone denominato Caronte.
E ad essere responsabile della furia calda di Caronte è proprio il vortice Circe che sta interessando il Nord e che solleva con veemenza intense masse d'aria calda direttamente dal deserto algerino-tunisino verso il Sud Italia.
Le aree più colpite dall'ondata di calore saranno soprattutto la Sicilia, la Puglia, diverse aree della Lucania e anche della Calabria. Ma se in alcune aree sono previste temperature infuocate comprese mediamente tra 38 e 39°, è a Catania che si prevdono valori davvero incandescenti con punte fino a 42/44°. Le aree del Catanese, o quelle tra Catania e Caltanissetta, in Sicilia, sono quelle candidate ad avere i valori più infuocati, anche over 42°.
Gli effetti dell’ondata di calore si stanno facendo sentire, soprattutto si continua a fare i conti con la siccità. «Le piogge previste al Nord - sottolineano i metereologi - potranno contribuire solo a un parziale sollievo sul fronte della siccità: il deficit idrico è infatti assai importante, considerato che manca circa la metà delle piogge che cadono normalmente nella stagione primaverile e in quella invernale. Al Centrosud invece la siccità non potrà che aggravarsi, visto che le precipitazioni continueranno ad essere scarse o addirittura assenti. La persistenza di temperature elevate e l’intensa ventilazione inoltre contribuiranno ad innalzare il livello di pericolo di incendi». E infatti la Sicilia brucia e non solo per le temperature.
L’ondata di caldo al Sud dovrebbe allentare la sua morsa domenica grazie a venti più freschi di Maestrale.
COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA
CATANIA - Chi ha potuto ha cercato refrigerio al mare. Ma non sempre chi si è rifugiato sulle spiagge e litorali è riuscito ad evitare l’afa, che sta attanagliato gran parte della Sicilia, con temperature da capogiro. Complice l’elevata umidità, il caldo avvertito è stato largamente superiore ai gradi segnati dal termometro, con 10-12 tacche in più rispetto alle cifre reali.
E le temperature sono da record. Basti pensare che tra la Valle d'Aosta e la Sicilia ci sono ben 20 gradi di differenza, un numero che dà la dimensione del "divario" Nord-Sud sul fronte meteo, con il maltempo che "impera" al settentrione e il sole e l'afa "regine incontrastate" al mezzogiorno.
A prendere lo "scarto termico" tra le due regioni come esempio sono i meteorologi del Centro Epson Meteo-Meteo.it, secondo i quali al Sud sono previste punte fino a 40 gradi, mentre al Nord un’intensa perturbazione atlantica porterà un deciso calo delle temperature. E il picco del caldo al Sud in realtà ancora non è arrivato: la fase di caldo intenso è attesa tra oggi e sabato 1 luglio. Quindi sarà questo finale di mese ad essere incendiato dalla massima espressione dell'anticiclone denominato Caronte.
E ad essere responsabile della furia calda di Caronte è proprio il vortice Circe che sta interessando il Nord e che solleva con veemenza intense masse d'aria calda direttamente dal deserto algerino-tunisino verso il Sud Italia.
Le aree più colpite dall'ondata di calore saranno soprattutto la Sicilia, la Puglia, diverse aree della Lucania e anche della Calabria. Ma se in alcune aree sono previste temperature infuocate comprese mediamente tra 38 e 39°, è a Catania che si prevdono valori davvero incandescenti con punte fino a 42/44°. Le aree del Catanese, o quelle tra Catania e Caltanissetta, in Sicilia, sono quelle candidate ad avere i valori più infuocati, anche over 42°.
Gli effetti dell’ondata di calore si stanno facendo sentire, soprattutto si continua a fare i conti con la siccità. «Le piogge previste al Nord - sottolineano i metereologi - potranno contribuire solo a un parziale sollievo sul fronte della siccità: il deficit idrico è infatti assai importante, considerato che manca circa la metà delle piogge che cadono normalmente nella stagione primaverile e in quella invernale. Al Centrosud invece la siccità non potrà che aggravarsi, visto che le precipitazioni continueranno ad essere scarse o addirittura assenti. La persistenza di temperature elevate e l’intensa ventilazione inoltre contribuiranno ad innalzare il livello di pericolo di incendi». E infatti la Sicilia brucia e non solo per le temperature.
L’ondata di caldo al Sud dovrebbe allentare la sua morsa domenica grazie a venti più freschi di Maestrale.
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