23 maggio 2017

IERI INCENDIO A MONTE KRONIO, STAVOLTA DI NATURA DOLOSA


di Michele Termine- 22 Maggio 2017
Ci risiamo, non sono passati neanche 20 giorni dal 1 maggio che il monte Kronio è tornato a bruciare.

Se il primo maggio il fuoco che ha bruciato circa 10 ettari all’interno della riserva naturale di monte Kronio, è partito accidentalmente da un barbecue di un villino del quartiere Isabella, ieri pomeriggio invece il fuoco sembra che sia partito dai bordi della strada che porta ai tornanti.

Andati in fumo circa tre ettari di terreno di privati e circa 4 ettari del demanio forestale che gestisce la riserva naturale. Per potere spegnere questo incendio è dovuto intervenire un canadair che ha effettuato 12 lanci. Tutto è stato coordinato dagli agenti del distaccamento forestale di Sambuca e alle operazioni hanno partecipato i vigili del fuoco del distaccamento di Sciacca.

Il fuoco alimentato dal vento, non ha impiegato molto a bruciare il bosco impiantato agli inizi degli anni ottanta e già colpito in passato da altri incendi.

Nella zona fortunatamente non ci sono abitazioni, per cui non c’era il rischio per l’incolumità delle persone, ma se non fosse stato fermato poteva causare maggiori danni essendo la zona molto impervia.

Se, come sembra, l’incendio è partito dalla strada, non ci sono dubbi che si tratti di episodio doloso.

Non essendo stati realizzati i parafuochi, perchè i forestali che si occupano di manutenzione dovrebbero entrare al lavoro il 15 giugno, così come gli uomini addetti all’intincendio, sia le vedette che quelli che si occupano allo spegnimento, viene facile appiccare il fuoco senza essere visti.

Possiamo dire che la solita mano criminale approffita delle giornate ventose per dare fuoco.

Stamattina gli agenti della forestale di Sambuca erano sul monte per le dovute verifiche e potere perimetrare esattemente il danno che è soprattutto di natura ambientale.



Qualche giorno fa il Procuratore della Repubblica di Sciacca, Roberta Buzzolani, ha presentato un protocollo d’indagini che comprende l’ipotesi di delitto nella forma colposa, contenuto nell’articolo 449 del codice penale. Insomma vorremmo un maggior controllo del territorio, qui non si tratta di cause accidentali, deplorevoli quanto si voglia, ma accidentali. Si tratta di intenzionalità a dare fuoco, e questa intenzionalità non tiene conto sia dei danni ambientali che dei danni che tale atto può arrecare alle cose e alle persone.

Non si può ogni estate assistere inermi alla distruzione del patrimonio boschivo dell’isola, perché qualcuno scientificamente decide in un giorno di vento di appiccare il fuoco.




Fonte: www.teleradiosciacca.it





Video TRMC Tele Radio Monte Kronio










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