A differenza del documento contabile, per questo testo pero’ non e’ previsto termine di legge entro cui approvarlo. Il rischio e’ pertanto che rimanga lettera morta, visti gli appuntamenti elettorali ormai alle porte che vedranno impegnati i deputati nei loro collegi di appartenenza.
Il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, proporra’ di stralciare dal Collegato le norme che riguardano Riscossione Sicilia e il Cas per farne disegni di legge autonomi a cui dare una corsia preferenziale: “Si tratta di norme che devono avere un percorso privilegiato rispetto ad altre e su cui la politica e’ chiamata a dare risposte”, ha detto Ardizzone dopo il via libera alla manovra. A far salire la tensione in Aula sara’ sicuramente la norma che su Riscossione Sicilia. Prevista la liquidazione della Partecipata entro 60 giorni dall’approvazione della Finanziaria, e comunque “non oltre il primo luglio 2017”, e il passaggio delle attivita’ e dei dipendenti al nuovo ente nazionale che sostituira’ Equitalia. La norma sulla fusione del Cas con l’Anas, invece, non c’e’ nel Collegato, dopo la bocciatura della commissione Bilancio. Approdera’ nel testo con un emendamento. La proposta del governo prevede la creazione di una nuova societa’ per azioni, con il timone all’Anas che prenderebbe in mano la gestione del nuovo soggetto con il 51%; il restante 49% restererebbe alla Regione.L’Anas trasferirebbe alla nuova societa’ le concessioni autostradali riguardanti la Palermo-Catania, la Palermo-Trapani, la Catania-Siracusa e la tangenziale di Catania. Altra norma, quella che andrebbe a unificare la prima e la seconda fascia della dirigenza regionale, immettendo dentro il ruolo unico 450 dirigenti “che hanno ricoperto incarichi almeno di strutture intermedie, aree e servizi, al 31 dicembre 2016”.
Secondo il Dirsi, il sindacato dei dirigenti, pero’, in questo modo “verrebbero escluse 800 unita’ che hanno guidato unita’ operative ecostituiscono in buona parte la quota della dirigenza anagraficamente piu’ giovane e quindi capace di dare migliori e validi contributi all’azione dell’amministrazione”. Viaggia in una sola riga la cancellazione dell’Aran, l’ente che si occupa dei contratti dei regionali. C’e’ poi l’articolo che prevede il contenimento della spesa per gli affitti d’oro degli enti regionali e delle Asp, la norma per il riordino degli Ersu che istituisceun unico ente erogatore dei servizi per il diritto allo studio. Nel Collegato spazio anche alla Formazione professionale: gli enti, in caso di nuove assunzioni, dovranno utilizzare fino a esaurimento le graduatorie del personale dell’albo regionale del settore. Per le societa’ partecipate, previsto lo stop dei limiti al tetto degli stipendi dei presidenti dei Cda (50 mila euro) e dei consiglieri (25 mila), cifre che dovevano essere ridotte di un altro 30 per cento. Il Collegato prevede invece che le indennita’ varieranno in base alledimensioni della partecipata “tenuto conto della diversa complessita’ organizzativa”. Le societa’ potranno tornare ad assumere. Nel Collegato norme anche su Forestali, Consorzi di bonifica, sul trattamento pensionistico degli ex dipendenti dei Consorzi Asi e sul finanziamento dell’Irsap, che per i prossimi tre anni potrebbe aumentare di circa 4 milioni di euro. (ITALPRESS)
08 Maggio 2017
Fonte: siciliainformazioni.com
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